Roma , sabato, 10. febbraio, 2024 10:00 (ACI Stampa).
La prossima settimana entriamo nel periodo della Quaresima. Il 14, infatti, con il Mercoledì delle Ceneri entriamo in questo tempo che prepara alla Pasqua di Resurrezione. Pratiche tipiche di questo tempo il digiuno e altre forme di penitenza oltre che la preghiera e le tante iniziative di Carità. In Italia sono tante anche le tradizioni per rappresentare la Quaresima che inizia, come si diceva, con la celebrazione del Rito delle dell'imposizione delle ceneri. La Conferenza Episcopale Italiana ha predisposto un Sussidio per la Quaresima e la Pasqua preparato da alcuni Uffici e Servizi della Segreteria Generale, coordinati dall’Ufficio Liturgico Nazionale.
Si tratta di uno strumento pastorale che, attraverso testi e proposte per il canto, vuole accompagnare le comunità nel cammino della Quaresima, “itinerario spirituale – spiega nella presentazione l’arcivescovo Giuseppe Baturi, Segretario Generale della CEI – che ci invita a riscoprire la bellezza del nostro battesimo, per rinnovare la scelta di seguire Cristo sulla via della croce e prendere parte alla vittoria pasquale”. “Per vivere con serietà l’ascesi quaresimale siamo invitati ad assumere tre impegni: la carità, che accorcia le distanze tra i fratelli e rende attenti alle necessità dei poveri; la preghiera, che nel frastuono ritaglia spazi di silenzio e irriga l’esistenza dell’uomo; il digiuno, che ordina i sensi e contribuisce a dare il giusto valore alle cose”, aggiunge Baturi, ricordando che “i cinquanta giorni di Pasqua celebrano, nell’esultanza e nella gioia, la Risurrezione del Signore, che, come un tempo con i viandanti verso Emmaus, prende sul serio le nostre delusioni, aiuta a discernere la storia alla luce della Parola di Dio, ci lascia pieni di meraviglia dinanzi al Pane spezzato e sostiene la missione di annunciare la gioia del Vangelo”.
In tante diocesi e parrocchie italiane si celebrano caratteristiche liturgie e anche pellegrinaggi in segno di penitenza come a Roma dove sono in programma pellegrinaggi alla basilica di San Giovanni in Laterano in occasione, anche, dei 1.700 anni della basilica lateranense. L’itinerario del pellegrinaggio pensato per la Quaresima non toccherà soltanto la cattedrale, ma partirà dal Battistero Lateranense, per ripercorrere le tappe dell’iniziazione cristiana. Le visite saranno guidate, saranno a disposizione confessori e sarà possibile partecipare a momenti liturgici e di preghiera. Per questa occasione la Penitenzieria Apostolica ha concesso l’indulgenza plenaria.
A Trieste, in vista della Settimana Sociale – prevista dal 3 al 7 luglio – parte, in occasione della Quaresima, un ciclo di incontri della “Cattedra di San Giusto” dedicati al tema “Democrazia è partecipazione” a partire da mercoledì 21 febbraio. Momenti di catechesi sulla passione di Cristo sono previsti nella diocesi di Trapani dove si vivono anche tradizioni molto antiche come quella delle “scinnute” dei sacri gruppi dei Misteri della processione del Venerdì Santo che vedrà protagonisti tutti i ceti ogni martedì e venerdì a partire da venerdì 16 febbraio. “Il nostro cammino inizia già alle Ceneri che condivideremo insieme al vescovo alla celebrazione eucaristica in cattedrale”, dice il vicario generale e rettore della Chiesa delle Anime Sante del Purgatorio, don Alberto Genovese: “anche quest’anno vivremo intensamente il percorso quaresimale approfondendo tutta la passione di Cristo attraverso questi meravigliosi gruppi statuari che i nostri padri ci hanno tramandato rendendo protagonisti attraverso i ceti, i gesti di carità, musica e preghiera la fede e la devozione dell’intero popolo trapanese”. Oltre ai riti religiosi che si svolgeranno ogni martedì e venerdì con la “scinnuta” di due gruppi, ci saranno gli appuntamenti di lunedì 18 marzo e mercoledì 20 con le Madonne dei Massari e dei Fruttivendoli.
E iniziano ad arrivare anche i primi messaggi da parte dei vescovi italiani per la Quaresima “tempo di conversione e di libertà”, come scrive il presule di Patti, Guglielmo Giombanco: “un tempo in cui siamo invitati a rientrare in noi stessi per risvegliare nel cuore la nostalgia della riconciliazione con Dio. La vita frenetica che viviamo tutti giorni - scrive il presule - ci impedisce di fermarci, di purificare il cuore e di ascoltare la Parola che illumina e dona vita”. Un tempo “per ritornare a Dio e per consegnare a Lui il proprio cuore; un percorso che richiede fatica interiore e vigilanza; un tempo provvidenziale per liberarci dai tanti pesi fastidiosi e inutili che impediscono la realizzazione nella nostra esistenza di un nuovo ‘Esodo’ che impegna il cuore e la mente e apre la strada della riconciliazione con Dio e con i fratelli. Tutto ciò implica una lotta contro quelle situazioni che impediscono di vivere l’adesione a Dio con cuore puro e di ottenere un’esistenza pacificata”.