Roma , mercoledì, 7. febbraio, 2024 14:00 (ACI Stampa).
In occasione del 750° anniversario della morte di san Bonaventura, il prossimo 15 luglio 2024, è stata pubblicata sul sito dell'ordine dei frati minori "la Lettera dei Ministri generali del Primo Ordine e del Terz’Ordine Regolare". In onore del frate, teologo, mistico.
"Un anniversario che offre l’opportunità di ricordare, celebrare e riproporre il servizio del Dottore Serafico donato all’Ordine e all’intera Chiesa", si legge nella Lettera.
La Lettera porta la firma dei quattro Ministri generali: Fr. Massimo Fusarelli OFM, Fr. Roberto Genuin OFMCap, Fr. Carlos Alberto Trovarelli OFMConv e Fr. Amando Trujillo Cano TOR.
I frati sul loro sito ufficiale ricordano che anche Papa Francesco, durante la recente udienza con lo Studium Biblicum Franciscanum, ha ricordato il Santo di Bagnoregio e il Prologo del suo Breviloquium, nel quale incoraggia tutti ad accostarsi “con fede semplice” al Padre.
"Non è facile riproporre in poche righe la ricchezza teologica e francescana contenuta nei nove volumi dell’Opera omnia di san Bonaventura", dicono i ministri nella Lettera.
"Bonaventura è stato maestro di teologia all’università di Parigi fino al 1257, quando lasciò l’incarico perché eletto ministro generale dell’Ordine, carica che gli venne ininterrottamente confermata fino al termine della sua vita; nello svolgere i due impegni egli si rivelò anche un mistico, terzo ambito della sua attività a vantaggio dell’Ordine e della Chiesa, quando pose al servizio degli altri la sua esperienza di Dio, proponendone possibili itinerari", questi i tre aspetti principali che i ministri generali vogliono ricordare e celebrare di San Bonaventura.
"Nella teologia di Bonaventura si riascoltano, in fondo, i sentimenti di Francesco d’Assisi che esclamò: Nient’altro dunque dobbiamo desiderare se non il solo vero Dio, il quale è il bene pieno, ogni bene, tutto il bene, vero e sommo bene, che solo è buono! Da vero figlio del poverello, Bonaventura contemplava l’Altissimo come mistero infinito di bontà, il quale si dona attraverso Cristo in tutte le realtà", si legge ancora nella lettera che ricorda anche San Francesco.