Città del Vaticano , martedì, 6. febbraio, 2024 14:00 (ACI Stampa).
Il cambiamento di prospettiva sta tutto in un avverbio di negazione di tre lettere che scompare e apre un mondo completamente nuovo: l’arcivescovo Marek Zalewski fino al 23 dicembre era nunzio a Singapore e rappresentante non residente della Santa Sede in Vietnam. Quindi, grazie agli accordi stretti tra Santa Sede ed Hanoi lo scorso luglio, è diventato “rappresentante residente”, e il 31 gennaio è arrivato ad Hanoi. La Santa Sede ha così finalmente un indirizzo in Vietnam. E può prepararsi ad accogliere Papa Francesco.
Sì, perché sono in molti a sperare che il Papa faccia la prima, storica visita di un pontefice in Vietnam, rispondendo positivamente all’invito scritto inviatogli dal Comitato Governativo per Affari Religiosi del Paese, che ha chiesto a Francesco di sperimentare “gli sviluppi socio-economici e la vita religiosa” del Paese del Sud-Est Asiatico. E la possibilità di un viaggio c’è, considerando che il Papa dovrebbe andare ad agosto – salute permettendo – in Indonesia, Papua Nuova Guinea e Timor Est e potrebbe facilmente aggiungere una tappa di un giorno o due ad Hanoi.
Sono, insomma, giorni di grande gioia e fermento per la Chiesa del Vietnam, che giustificano l’entusiasmo nell’accoglienza del nunzio Zalewski. Arrivato in volo da Singapore, atterrato ad Hanoi alle 15:25 del 31 gennaio, il nuovo rappresentante residente della Santa Sede è stato accolto da Joseph Nguyen Nang, presidente della Conferenza Episcopale vietnamita; dal vice presidente Vu Van Thien, dal capo ufficio Dao Nguyen Vu e dal segretario della Chiesa di Hanoi Ta Minh Quy.
L’arcivescovo Nguyen Nang ha espresso gioia nell’accogliere il rappresentante della Santa Sede nel nuovo incarico, mentre Zalewski ha ringraziato i vescovi della provincia di Hanoi, i sacerdoti, le suore e tutti i presenti per la sua accoglienza. “Sono qui per servire la Chiesa in Vietnam”.
Al momento, l’indirizzo della Santa Sede ad Hanoi è un albergo, il Pan Pacific Hotel, a circa due chilometri dall’arcivescovado. Ma si dovrà definire una sede ufficiale per l’ufficio del rappresentante pontificio.