Città del Vaticano , domenica, 4. febbraio, 2024 12:11 (ACI Stampa).
Gesù in movimento. Papa Francesco descrive così il Vangelo della Liturgia odierna durante l’Angelus in Piazza San Pietro.
“Egli infatti, ha appena finito di predicare e, uscito dalla sinagoga, si reca nella casa di Simon Pietro, dove guarisce la sua suocera; poi, verso sera, esce di nuovo verso la porta della città, dove incontra tanti ammalati e indemoniati e li risana; la mattina dopo, si alza presto ed esce per ritirarsi a pregare; e infine si rimette in cammino attraverso la Galilea”, spiega il Papa il ricco Vangelo odierno.
Questo movimento per Francesco è importante perché ci mostra “Gesù che va incontro all’umanità ferita e ci manifesta il volto del Padre”.
“Può darsi che dentro di noi ci sia ancora l’idea di un Dio distante, freddo, indifferente alla nostra sorte. Il Vangelo, invece, ci fa vedere che Gesù, dopo aver insegnato nella sinagoga, esce fuori, perché la Parola che ha predicato possa raggiungere, toccare e guarire le persone. Così facendo ci rivela che Dio non è un padrone distaccato che ci parla dall’alto; al contrario, è un Padre pieno d’amore che si fa vicino. Dio è vicinanza, compassione e tenerezza”, commenta il Pontefice.
“Questo incessante camminare di Gesù ci interpella. Possiamo chiederci: abbiamo scoperto il volto di Dio come Padre della misericordia oppure crediamo e annunciamo un Dio freddo e distante?”, domanda il Papa.