Città del Vaticano , sabato, 27. gennaio, 2024 14:00 (ACI Stampa).
Sono stati venti minuti di colloquio con Papa Francesco, e poi un bilaterale in Segreteria di Stato in cui si sono affrontate diverse questioni regionali. Il presidente della Repubblica Centrafricana Faustin-Archange Touadéra va in Vaticano, nel primo incontro dopo il referendum che, in pratica, gli permette di correre per un terzo mandato, allungando così fino al 2034 la sua possibile permanenza alla guida del Paese, che Papa Francesco ha visitato nel 2015 aprendo la Porta Santa a Bangui.
L’incontro personale con Papa Francesco è stato breve, di appena venti minuti, e lo scambio di doni non è stato davvero uno scambio, perché il presidente centrafricano non ha portato doni. Il Papa, da parte sua, ha portato una scultura in bronzo dal titolo “Dialogo tra le generazioni” e, come di consueto, i volumi dei documenti papali e il Messaggio per la Giornata Mondiale della pace 2024.
Il presidente ha incontrato poi il Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, e l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali.
Si legge in un comunicato della Sala Stampa della Santa Sede che “nel corso dei cordiali colloqui in Segreteria di Stato sono state sottolineate le buone relazioni esistenti tra la Santa Sede e la Repubblica Centrafricana, ed è stato richiamato l’importante ruolo svolto dalla Chiesa cattolica nel Paese in favore di tutta la popolazione”.
Inoltre, “si è ricordata la visita del Santo Padre nel 2015, che ha contribuito a favorire gesti di distensione tra le confessioni religiose. Ci si è quindi soffermati su alcuni aspetti della situazione sociale, politica ed umanitaria, auspicando una sempre più fattiva collaborazione a livello internazionale per il bene comune della Nazione. Nel prosieguo della conversazione, vi è stato uno scambio di vedute sulla situazione regionale”.