Advertisement

Vietnam, due vescovi missionari verso la gloria degli altari

Tra ottobre 2023 ed inizio gennaio 2024, la Chiesa vietnamita ha aperto due cause di beatificazione: François Pallu e Pierre Lambert de la Motte

Pallu, De La Motte | Immagini d'epoca dei vescovi missionari Pallu e de la Motte | UCA / pd Pallu, De La Motte | Immagini d'epoca dei vescovi missionari Pallu e de la Motte | UCA / pd

Sono stati vescovi, francesi, vissuti nel XVII secolo e provenienti dalle Missions Etrangers di Parigi. Ma le loro cause di beatificazione sono state aperte in Vietnam, dove hanno vissuto e dove la loro testimonianza di fede è presente e viva ancora oggi. I vescovi François Pallu (1626 – 1684) e Pierre Lambert de La Motte (1624 – 1679) sono considerati “coloro che hanno aperto la strada all’evangelizzazione e alla crescita della Chiesa in Asia Orientale”, e tra i padri della Chiesa in Vietnam.

Così, il 29 ottobre 2023, ad Hanoi si è aperta l’inchiesta diocesana per la causa del vescovo François Pallu, mentre quella di Pierre Lambert de la Motte è stata ufficialmente aperta il 13 gennaio 2024 nella diocesi di Phan Thiet.

Qual è la storia di questi due vescovi missionari?

François Pallu, di Tours, nato nel 1926, si narra abbia incontrato il gesuita Alexandre de Rhodes a Parigi. Questi, grande missionario nel Tonchino e nella Cocincina (il Vietnam) era in Europa per chiedere al Papa vescovi per la sua missione. E nel 1658, Propaganda Fide propose di nominare Pallu e de La Motte vicari apostolici delle missioni in Cina e nei Paesi vicini – una richiesta approvata da Papa Alessandro VII.

Pallu fu ordinato vescovo a Roma il 17 novembre 1658, e il 9 settembre 1659 fu nominato vicario apostolico del Tonchino e amministratore delle province di Yunnan, Guizhou, Hou Kouan, Sichuan, Guangxi in Cina e Laos.

Advertisement

Prima di arrivare in Asia, Pallu e de La Motte fondarono la Società per le Missioni Estere di Parigi, con lo scopo di diffondere il cattolicesimo e formare il clero indigeno in Cambogia, Siam, Vietnam e Cina.

Il 2 gennaio 1662, Pallu parte dalla Francia in nave con sette sacerdoti e due laici. Quattro di loro morirono durante il viaggio, prima di arrivare ad Ayutthaya, nel Siam (l’attuale Thailandia). Pallu non arrivò mai in Tonchino a causa delle persecuzioni, sebbene ne fu vescovo dal 1659 al 1680. Così, da Ayutthaya formò candidati al sacerdozio di Cina, Siam e Vietnam con lo scopo di governare le Chiese locali.

Sempre lì, insieme a de La Motte, Pallu costruisce un seminario insieme a de La Motte, cui aveva affidato il governo del suo vicariato. Il 15 aprile 1680, Pallu viene nominato vicario apostolico di Fukien, nella provincia cinese del Fujan, riorganizzando la Chiesa locale e visitando quanti più fedeli possibili in una situazione di salute difficile. Muore il 29 ottobre 1684, a 58 anni.

La sua più grande eredità è il Seminario dei Santi Angeli di Ayutthaya, poi collegio generale, che dal 1670 ha attirato 33 seminaristi. Il seminario è stato poi spostato a Chathanbari, nella Thailadia Orientale, a Hondat (Cambogia), Podincherry (India) e quindi a Penang e infine a Mario Phile, in Maelsia. Dal 1979 la sua gestione è affidata ai missionari delle Missions Etrangers di Parigi, e in 360 anni di vita ha formato più d mille sacerdoti, mentre sono 47 i seminaristi maritirizzati e formati in questa struttura.

Nella storia di Pallu ricorre spesso la figura di Monsignor de La Motte. Questi è il primo vescovo di Dang Trong. È morto Ayutthaya, ma la causa della beatificazione si svolge in Vietnam perché l’arcivescovo di Bangkok ha trasferito la giurisdizione canonica del processo di beatificazione alla diocesi di Phan Thiet.

De la Motte ha vissuto solo 55 anni, di cui 19 da vescovo. Ha visitato solo tre volte il Vietnam, eppure ha posto le fondamenta della Chiesa locale.

More in Storie

De La Motte si era stabilito in Siam dove aveva fondato la chiesa di San Giuseppe ad Ayutthaya, oltre al seminario. De La Motte ha ordinato i primi sacerdoti vietnamiti, entrando di nascosto tra il settembre 1675 e il giugno 1676, e a fondato la prima congregazione femminile in Asia, le Amanti della Croce del Figlio di Dio”.
Nato nel 1624, sacerdote dal 1655, de la Motte viene ordinato vescovo a Parigi nel 1660 e in quello stesso anno si imbarca verso Oriente insieme a due missionari, arrivando a Juthia, capitale del Siam, dopo due anni di viaggio.

Denuncia alla Santa Sede i missionari che si dedicano al commercio più che all’evangelizzazione. Nel 1664., de la Motte scrive le Instructiones ad munera apostolica in cui si danno ai missionari consigli su quale condotta tenere, sulla prudenza, nonché indicazioni su come organizzare le parrocchie e formare i sacerdoti indigeni.

Il 13 gennaio 1665 riceve giurisdizione della Cambogia. Nel 1668, dopo aver costruito il seminario insieme a Palu, ordina i primi due sacerdoti tnchinesi in Siam. Nel 1670 convoca in Sinodo a Dinh HIen. Nel 1671 va in Cocincina, rimanendo nella provincia di Quang Ngai. Lì, poi in Tonchino e Siam, porta le Amanti della Croce. Nel 1672 va in Siam dove mercanti e religiosi portoghesi gli rifiutano obbedienza.

Confermato come vicario apostolico dalla Santa Sede, continua la sua opera, e nel 1676 va in Cocincina, in quello che i missionari hanno definito “uno dei periodi più felici della storia del cattolicesimo di quella terra”. Si narra che il vescovo abbia restituito la vita ad una bambina di dieci mesi e di aver liberato una indemoniata.

Nel 1679, torna in Siam. Lì si ammala e muore nel 1679. Nel 1680, tuttavia, il Papa – che ancora no nsa della sua morte – lo nomina amministratore generale delle missioni del Siam, della Cocincina e del Tonchino.