Civitavecchia , martedì, 23. gennaio, 2024 12:30 (ACI Stampa).
Era il 19 marzo 1987 quando l’allora Papa Wojtyla visitò Civitavecchia. Una giornata indimenticabile per la comunità di questa città laziale che, sistematicamente, viene ricordata con diverse iniziative. Qualche anno fa ad Alessandro Scotto e Manuel Gregori, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’Associazione Civitavecchia 2000, è venuta in mente l’idea di ricordare san Giovanni Paolo II con un segno indelebile: una statua.
Il progetto si è potuto realizzare grazie all’impegno del vescovo della città mons. Gianrico Ruzza e il contributo delle imprese industriali del territorio e della Fondazione Cariciv. Per la diocesi, i lavori sono stati seguiti da mons. Cono Firringa, parroco della Cattedrale, e Stefano Fantozzi.
Così, sabato 20 gennaio, un giorno particolarmente freddo ma solare, alle ore 16, in piazza Vittorio Emanuele, davanti alla Cattedrale, si è svolta la cerimonia d’inaugurazione della statua di San Giovanni Paolo II, che è stata “svelata” da mons. Ruzza, unitamente al sindaco Ernesto Tedesco, Gabriella Sarracco, presidente della Fondazione Cariciv, e Cristiano Dionisi, presidente Unindustria Civitavecchia.
Subito dopo, il coordinatore dei lavori, Stefano Fantozzi, gendarme vaticano in pensione, ha ringraziato il vescovo per il suo grande impegno nella realizzazione dell’opera e con commozione ha ricordato che ebbe il privilegio di servire Giovanni Paolo II, “gigante della storia e della Chiesa”, in tutti gli anni del pontificato; ebbe anche l’onore di partecipare nell’organizzazione della sua storica visita a Civitavecchia del 19 marzo 1987, la festa di san Giuseppe Artigiano, giornata memorabile.
Successivamente il Vescovo ha benedetto la statua sottolineando che esponendo alla venerazione del popolo di Dio l’immagine di san Giovanni Paolo II “si vuole prima di tutto rendere gloria a Dio, fonte di ogni santità. La Chiesa offre alla devozione dei fedeli immagini dei santi che guidati dallo Spirito Santo sono diventati amici di Gesù, esempi da imitare, che ci soccorrono ed intercedono per noi”.