Città del Vaticano , lunedì, 22. gennaio, 2024 15:00 (ACI Stampa).
Si sono intrattenuti per 45 minuti, Papa Francesco e il presidente di Timor Est Manuel Ramos-Horta. Una conversazione lunga, che testimoniano l’interesse del Papa per il Paese che avrebbe voluto visitare già nel 2020. E chissà che quando il Papa parla di un viaggio in Polinesia nel corso di quest’anno non guardi già al Paese che ha lottato l’ultimo mezzo secolo per garantirsi una indipendenza prima dal Portogallo e poi dall’Indonesia.
Di certo, lo sguardo della Santa Sede è molto attento nei riguardi del Sud-Est asiatico. Il presidente, come di consueto, è stato poi in Segreteria di Stato vaticana, per un bilaterale con il Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato, e l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, ministro vaticano per i Rapporti con gli Stati, accompagnato dall’ambasciatore Chloé Silvia Tilman Dindo, che ha presentato le credenziali al Papa appena lo scorso 19 gennaio.
In un comunicato diffuso successivamente, si legge che “nel corso dei cordiali colloqui in Segreteria di Stato, sono state sottolineate le buone relazioni esistenti tra la Santa Sede e Timor Orientale e il contributo che la Chiesa cattolica offre quotidianamente al Paese, sottolineando le buone relazioni con le Autorità”.
Il comunicato sottolinea che i colloqui hanno riguardato anche “alcuni aspetti della situazione economica e sociale del Paese e sui problemi che il cambiamento climatico causa nella Regione. Nel prosieguo della conversazione, vi è stato anche uno scambio di opinioni sulla congiuntura internazionale e regionale, con riferimento ai Paesi del Sud-Est asiatico”.
Guardando invece all’incontro con il Papa, è sempre importante guardare i doni. Papa Francesco ha donato, come di consueto, i volumi dei documenti Papali, il Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2024, il libro che descrive l’Appartamento Pontificio.