Roma , venerdì, 15. gennaio, 2016 17:00 (ACI Stampa).
La Parrocchia di Santa Maria del Rosario, nel cuore del Rione Prati a due passi dalla Basilica Vaticana, festeggia il suo giubileo. Il 25 giugno 1916 infatti la Chiesa veniva consacrata. E a distanza di 100 anni la comunità, guidata dai Padri Domenicani, festeggia il centenario con una serie di iniziative. Ne abbiamo parlato con il Parroco, Padre Graziano Lezziero.
Ho messo subito al lavoro il gruppo delle famiglie. Domani sera avremo una conferenza, alle 20,30, sulla storia della nostra chiesa. Successivamente avremo un concerto della corale dei Carabinieri Salvo D’Acquisto, c’è poi la Giornata del Malato: daremo loro l’Unzione degli Infermi e i ministri straordinari distribuiranno l’Eucarestia, faremo una celebrazione anche nell’unica clinica che abbiamo nel nostro territorio. Un Padre Domenicano terrà una conferenza sui dipinti e gli affreschi della nostra chiesa, ce ne sono tantissimi in questa chiesa – forse un centinaio. Il 19 marzo – festa di San Giuseppe – faremo la festa delle famiglie con il rinnovo delle promesse matrimoniali. Con la corale del Rosario terremo un concerto. Faremo due processioni in onore della Madonna del Rosario: il 1 maggio e l’ultima domenica di ottobre. Abbiamo già iniziato domenica scorsa, con la Giornata del Battezzato.
La Parrocchia è affidata a voi Padri Domenicani che quest’anno celebrate l’anno giubilare. E’ un giubileo nel giubileo… Come risalta il vostro carisma in questa occasione particolare per la vita della parrocchia?
Noi puntiamo sulla predicazione, sull’annuncio, sulla evangelizzazione. A partire dalle omelie, cercando di renderle capaci di portare un messaggio semplice ed essenziale. Lavoriamo ad una evangelizzazione nella vita quotidiana, all’ascolto: sono anche queste forme di predicazione. Non dimentichiamo anche l’accoglienza dei poveri, che molte volte qui sono anche italiani. Il nostro carisma lo viviamo predicando ma anche dal punto di vista semplicemente umano attraverso la carità con il cuore aperte e le porte realmente aperte.
In queste celebrazioni avete coinvolto anche le parrocchie limitrofe?