Cremona , mercoledì, 17. gennaio, 2024 14:00 (ACI Stampa).
Monsignor Guido Marini, Vescovo di Tortona, ha presieduto lo scorso 13 gennaio a Cremona la Messa per il centenario della morte del venerabile Serafino Ghidini, giovane chierico barnabita morto in concetto di santità a soli 22 anni.
Attraverso l’ascolto del Vangelo abbiamo “ascoltato la Parola che il Signore ci rivolge ora ed abbiamo tracciato – ha detto il Vescovo Marini nell’omelia - un triplice segno di croce, prima sulla nostra fronte, poi sulle nostre labbra e poi sul nostro cuore. Un gesto semplice che forse compiamo con un po’ di superficialità”. Questo segno invece significa “Signore io desidero e voglio che la tua Parola entri nella mia intelligenza e divenga la radice di un nuovo modo di pensare. Desidero e voglio che la tua parola risuoni sempre sulle mie labbra e nella mia voce, così che il mio parlare sia un parlare secondo la Tua volontà. Desidero e voglio che la Tua Parola entri nel mio cuore, cosicché il mio cuore e tutta la mia vita sia un riflesso della tua vita, del tuo cuore, del tuo amore”.
“Il nostro incontro con il Signore Gesù – ha concluso - suscita nel cuore il bisogno e il desiderio di dire a tutti chi è Gesù, il bisogno e il desiderio di proclamare ad alta voce che Lui è il Salvatore vero della vita. La fede, ovvero l’incontro col Signore, suscita questa passione e questo desiderio. Oppure dobbiamo dircelo: la nostra fede non è una fede viva, e l’incontro con il Signore non è davvero un incontro che ci prende la vita e la cambia".
Il venerabile Serafino – ha concluso il Vescovo Marini – ha vissuto la Parola del Signore “facendo della sua vita una vita di santità: bellissima, splendida, che tutti noi vorremmo avere. Quella Parola lui la ha ascoltata, accolta e vissuta, la ha resa vita della sua vita e noi chiediamo al venerabile Serafino di poter seguire le sue tracce, di poterlo seguire nella capacità di accogliere il Signore e la sua Parola”.
La causa di beatificazione di Serafino Ghidini è stata aperta il 9 marzo 1967. Il 2 luglio 1994 Papa Giovanni Paolo II lo ha dichiarato venerabile.