Hong Kong , martedì, 16. gennaio, 2024 12:30 (ACI Stampa).
È formalmente una università cattolica, la St. Francis University di Hong Kong, che fino a quest’anno era semplicemente un istituto di alta educazione, chiamato Caritas Institute of Higher Education. Promosso dalla diocesi, l’istituto era frequentato da 2500 studenti. Ora ha il rango di università, ed è stato accreditato per discipline di scienze sociali, gestione amministrativa e della comunicazione.
L’università si chiama St. Francis perché richiama a San Francesco Saverio, evangelizzatore di Oriente, oltre che a San Francesco di Assisi, secondo un intuizione del vescovo Heung, il predecessore del Cardinale Chow. La St. Francis University è il quarto istituto di istruzione post-secondaria privato cui viene concesso il titolo di università ad Hong Kong, ed è un segnale importante anche per quanto riguarda le relazioni con la Cina.
Già ad ottobre l’università aveva ricevuto l’ok burocratico perché aveva tutti i requisiti necessari, e quella che è arrivata adesso è semplicemente l’approvazione formale da parte dall’esecutivo John Lee.
L’istituto – riferisce Asia News – ha ricevuto anche le congratulazioni del segretario per l’Istruzione Christine Choi Yuk-lin, la quale ha confidato “che il settore dell'istruzione post-secondaria autofinanziata - ha aggiunto - continuerà a svolgere un ruolo centrale nel coltivare i talenti per sostenere il fabbisogno di manodopera di Hong Kong e il suo ulteriore sviluppo in un hub internazionale per l'istruzione post-secondaria”.
Si realizza così un sogno a lungo accarezzato dalla chiesa di Hong Kong. D’altronde, il Cardinale Stephen Chow non solo ha dedicato tutta la sua vita alla formazione, ma è stato anche parte di un gruppo ristretto che aveva il progetto di fondare una università cattolica ad Hong Kong. Un progetto ambizioso, naufragato nel 2015, dopo che erano stati raccolti 2 miliardi di dollari di Hong Kong (circa 210,6 milioni di euro) per realizzarlo. Un progetto che non si poté fare per l’opposizione del governo rappresentato dal C.Y. Leung, che fu a capo del territorio dal 2012 al 2017 e che negò la concessione promessa, cambiando le carte in tavola.