Augusta , lunedì, 15. gennaio, 2024 16:00 (ACI Stampa).
In Germania c’è ancora chi ha voglia di credere. Dopo quattro anni di assenza, dei quali due per via della pandemia da Corona Virus, il padiglione della Fiera di Augusta in Germania ha ospitato da giovedì a domenica scorsi (4-7 gennaio 2024) la tredicesima edizione del Festival Mehr, organizzato dalla Casa della Preghiera diretta dal teologo cattolico Johannes Hartl. All’evento hanno partecipato secondo i dati degli organizzatori circa 11.000 persone in “presenza”, e molte in livestream oppure come spettatori o ascoltatori delle trasmissioni in diretta sulle emittenti Bibel TV e Radio Horeb.
Il format Mehr è stato inaugurato nel 2008, con soli 100 partecipanti. Fino al 2018 si è tenuta un'edizione di Mehr ogni anno salvo poi interrompersi per una “pausa di riflessione” nel 2019. Negli anni successivi il festival è saltato a causa della pandemia.
Titolo della manifestazione di quest’anno è stato “God is here”, Dio è qui, ed infatti in un suo intervento il teologo Hartl ha augurato al pubblico proprio un incontro personale con Dio: «Nessuno dovrebbe lasciare questo evento senza un incontro con il Dio vivente».
Luci, musica, teatralità ed un perfetto confezionamento dello “show” – qualcuno ha lamentato l’eccessivo costo dei biglietti, fino a 299 Euro - hanno certamente fatto la loro parte nell’attirare le persone, ma al centro della quattro giorni ci sono state anche conferenze e incontri sulla fede che per la prima volta dopo la pandemia di Corona Virus hanno richiamato insieme così tanti credenti. Tra gli ospiti illustri Kira Geiss, Miss Germania 2023 e futura educatrice religiosa evangelica, Nicky e Pippa Gumbel, promotori del corso "Alpha", un'introduzione alla fede cristiana ormai famosa in tutto il mondo, e gli O'Bros, due fratelli che cantano hip-hop ma con testi di ispirazione cristiana. Sono intervenuti anche il cardinale Christoph Schönborn, Arcivescovo di Vienna, e il vescovo di Augusta, monsignor Bertram Meier, nonché il vescovo ausiliare Florian Wörner.
Il vescovo ausiliare Wörner durante la messa di sabato ha messo in guardia dall'egocentrismo. «Coloro che dicono costantemente 'mio' e 'io' sono restrittivi, creano soggetti, non provano piacere nel vedere gli altri crescere, svilupparsi, crescere, maturare, migliorare. Sono despoti, sono persone malate». Riguardo alla festa dell’Epifania, monsignor Wörner ha aggiunto che un tempo gli scribi e i sommi sacerdoti non accorsero alla stalla di Betlemme nonostante la nascita del Messia, ma rimasero "seduti" a Gerusalemme. Eppure la nascita era un messaggio sconvolgente che avrebbe dovuto metterli in movimento. «Incredibile! Si può avere un'eccellente conoscenza religiosa, essere uno specialista della Bibbia, fornire le migliori informazioni, essere metodicamente ben guidati - e tuttavia rimanere fermi», ha concluso Wörner.