Città del Vaticano , giovedì, 11. gennaio, 2024 12:00 (ACI Stampa).
Papa Francesco ha ricevuto questa mattina in Udienza i Membri del Sodalizio “Facchini di Santa Rosa” da Viterbo.
I Facchini, vestiti nella tradizionale divisa bianca con fascia rossa alla vita, da secoli trasportano la macchina della patrona di Viterbo, Santa Rosa, una Macchina che è stata inclusa nella Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell'umanità nell'ambito della Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale dell'UNESCO. Una festa davvero bella e sentita a Viterbo.
Il discorso che il Papa aveva preparato per la circostanza è stato consegnato ai presenti. "Il vostro è un Sodalizio di fondazione relativamente recente, ma raccoglie un’eredità molto antica, risalente alla traslazione della salma di Santa Rosa, avvenuta a Viterbo nel 1258 per disposizione di Papa Alessandro IV, dalla chiesa di Santa Maria in Poggio a quella di Santa Maria delle Rose, oggi Santuario di Santa Rosa. Da allora, la celebrazione della Festa ha assunto la forma solenne che poi, continuando a svilupparsi nel tempo, è giunta fino a noi", il Pontefice riassume subito la storia.
Il Sodalizio Facchini di Santa Rosa si è costituito nel 1978 con la successiva presa d’atto del Comune di Viterbo, che con delibera consigliare, ne ha riconosciuto lo Statuto. "La sua nascita ha permesso di migliorare l’organizzazione dei compiti e delle responsabilità relativi al Trasporto e programmare organicamente l’attività annuale, finalizzata alla preparazione delle festività in onore della Santa Patrona", si legge sul sito del Sodalizio.
Il Papa descrive poi Santa Rosa. "Giovanissima, fece una scelta di povertà assoluta e di dedizione alla carità, e fu una vera trascinatrice, coinvolgendo con il suo amore per Gesù molti altri, al punto da diventare una presenza scomoda per le autorità, che la esiliarono assieme alla sua famiglia. Una “santa agitata”, potremmo dire, ma dallo Spirito Santo".