La Verna , giovedì, 11. gennaio, 2024 9:00 (ACI Stampa).
Il santuario de La Verna, in Toscana, diventa il cuore pulsante dell’ottavo centenario delle stimmate di San Francesco nel 2024. L’anno centenario delle stimmate del poverello di Assisi si è aperto ufficialmente venerdì 5 gennaio 2024 nel santuario de La Verna e il calendario delle iniziative continuerà fino a settembre.
Si legge sul sito della diocesi di Assisi infatt che "fino al 17 settembre 2024 la famiglia francescana di Toscana promuoverà numerose iniziative tra la Verna, Firenze e il territorio toscano, per riscoprire e attualizzare il messaggio che arriva dall’esperienza di Francesco sul sacro monte: ciò che per il mondo è ferita e sconfitta, può diventare occasione per una vita nuova e riconciliazione con l’uomo e il creato".
Ma perchè è così importante il santuario francescano di La Verna? "Il Sacro Monte della Verna è uno dei santuari delle origini francescane più importanti. La sua storia plurisecolare inizia nel 1213, quando Messer Orlando Cattani, signore di Chiusi della Verna donò questo monte a Francesco e ai suoi frati come luogo di eremo. La novità del carisma francescano, rispetto alle forme di vita masctiche preesistenti, consisteva appunto nell’alternanza tra tempi di eremo, vissuti comunque in piccole fraternità, e tempi di apostolato itinerante, durante i quali intermissa quiete, i frati riconsegnavano al popolo ciò che avevano ricevuto dal Signore nel tempo della preghiera",aveva detto ad ACI Stampa Fra Francesco Brasa, Guardiano del Santuario nel 2021.
"La presenza di Francesco e dei suoi frati alla Verna è attestata dal 1214 al 1224 per periodi di eremo estivo, e a quel periodo risale la costruzione della prima chiesa del santuario: la “chiesina” di Santa Maria degli Angeli, voluta dal santo in ricordo della Porziuncola di Assisi. Nel 1224 Francesco vive la sua ultima “Quaresima alvernina”. È ormai un uomo fortemente provato dalla malattia, che lo porterà in due anni alla morte, dalla cecita e dalla crisi che attraversa e spacca l’ordine circa l’interpretazione del voto di povertà. In questo contesto di crisi, torna alla Verna, per cercare nella solitudine contemplativa una risposta. L’episodio e il dono delle Stimmate si collocano come luce e risoluzione di questa crisi: nel contemplare il Cristo crocifisso e risorto che gli appare, Francesco sente che il suo dolore èaccolto dal Signore, morto per lui, e sperimenta nella sua vita la grazia della Pasqua. Questo incontro lascerà anche un segno visibile nel suo corpo: quelle stesse ferite che il Signore gli ha dato di toccare, come a san Tommaso, i segni della misura del suo amore. Questo evento, vertice della vita del Poverello e del suo lascito carismatico, fa della Verna uno dei santuari francescani più importanti ed eloquenti", aveva spiegato ancora in un'intervista ad ACI stampa Fra Francesco.
"Subito incominciarono ad apparire nelle sue mani e nei suoi piedi i segni dei chiodi; nell’incàvo delle mani e nella parte superiore dei piedi apparivano le capocchie, e dall’altra parte le punte. Il lato destro del corpo, come se fosse stato trafitto da un colpo di lancia, era solcato da una cicatrice rossa, che spesso emetteva sangue. Racconta San Bonaventura, nella Leggenda Maggiore, parlando dell'episodio delle stimmate di San Francesco.