Città del Vaticano , sabato, 6. gennaio, 2024 10:40 (ACI Stampa).
"I Magi si mettono in viaggio alla ricerca del Re che è nato. Essi sono immagine dei popoli in cammino alla ricerca di Dio. Il pellegrinaggio umano di ognuno di noi dalla lontananza alla vicinanza. Essi hanno "gli occhi puntati verso il cielo, i piedi in cammino sulla terra, il cuore prostrato in adorazione". E' questo il cuore dell'omelia di Papa Francesco nella Solennità dell’Epifania del Signore. Il Pontefice presiede la Santa Messa nella Basilica di San Pietro.
Importante questa celebrazione anche per l'annuncio del calendario liturgico, proclamazione della Pasqua, che quest'anno cade il 31 marzo. Le ceneri,inizio della Quaresima, il 14 febbraio. La Pentecoste sarà il 19 maggio.
I Magi "hanno gli occhi puntati verso il cielo". "Sono abitati dalla nostalgia dell’infinito e il loro sguardo è attratto dagli astri celesti. Non vivono guardando la punta dei loro piedi, ripiegati su sé stessi, prigionieri di un orizzonte terreno, trascinandosi nella rassegnazione o nella lamentela. Essi alzano il capo, per attendere una luce che illumini il senso della loro vita, una salvezza che viene dall’alto. E così vedono spuntare una stella, più luminosa di tutte, che li attrae e li mette in cammino. Se marciamo a testa bassa ostaggi dei nostri fallimenti e dei nostri rimpianti, se siamo affamati di beni e consolazioni mondane che oggi ci sono e domani no invece che cercatori di luce e di amore, la nostra vita si spegne", dice Papa Francesco nella sua omelia.
Per il Papa "abbiamo bisogno di aver lo sguardo rivolto verso l’alto anche per imparare a vedere la realtà dall’alto. Ne abbiamo bisogno nel cammino della vita, per farci accompagnare dall’amicizia con il Signore, dal suo amore che ci sostiene, dalla luce della sua Parola che ci guida come stella nella notte. Ne abbiamo bisogno per abbandonare le ideologie ecclesiastiche”.
I Magi hanno "anche i piedi in cammino sulla terra". "L’astro che brilla nel cielo ci rimanda a percorrere le strade della terra; alzando il capo verso l’alto sono sospinti a scendere in basso; cercando Dio sono inviati a trovarlo nell’uomo, in un Bambino che giace in una mangiatoia, perché Dio che è l’infinitamente grande si è svelato in questo piccolo, infinitamente piccolo", commenta ancora Papa Francesco.