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Papa Francesco, quali saranno i viaggi internazionali del 2024?

La questione della salute. I desideri del Papa. Le possibili finestre tra gli impegni

Papa Francesco | Papa Francesco entra nell'areo durante uno dei suoi viaggi internazionali | Vatican Media / ACI Group Papa Francesco | Papa Francesco entra nell'areo durante uno dei suoi viaggi internazionali | Vatican Media / ACI Group

Tornerà il Papa in Argentina dopo dieci anni di pontificato? È questa la domanda che tutti si fanno alla vigilia di un anno che si preannuncia impegnativo. Perché Papa Francesco ha, sì, confermato più volte il suo desiderio di tornare in patria – e sarebbe la prima volta da quando è pontefice – ma restano sullo sfondo le questioni di salute, anche se poi a fargli saltare il viaggio a Dubai per il COP28 fu una influenza, che esulava dalle condizioni generali di salute che lo hanno portato a due operazioni in tre anni. 

In una sua intervista con Televisa, Papa Francesco ha comunque definito tre viaggi per il prossimo anno: l’Argentina, il Belgio per i 600 anni dell’Università di Lovanio, e la Polinesia. Unico sicuro, ha detto Papa Francesco, è il Belgio.  

La Polinesia è la meta più sorprendente, perché il Papa non ne aveva mai parlato, mentre aveva parlato della volontà di andare in Papua Nuova Guinea e nell’anno del COVID si stava preparando un viaggio che lo avrebbe portato a toccare anche la Thailandia.

Il Belgio viene dato per certo, da Bruxelles e dintorni sono già arrivate le prime reazioni, e il viaggio dovrebbe avere luogo a settembre, il che fa presumere che un eventuale viaggio in Polinesia dovrebbe avvenire nel periodo estivo.

L’Argentina, invece, potrebbe essere contemplata nei primi mesi del nuovo anno, e c’è anche una possibile data: la canonizzazione di Mamma Antula, la Madre Spirituale dell’Argentina, è stata anticipata all’11 febbraio, e non si terrà più a maggio come previsto. Le canonizzazioni si celebrano a Roma, e la celebrazione è presieduta dal Papa. Ma Papa Francesco potrebbe volere anche celebrare questa canonizzazione in via eccezionale a Buenos Aires. Febbraio o marzo sono indicati, comunque, come date probabili per un eventuale ritorno in Argentina.

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Sembra dunque naufragata l’ipotesi del Kosovo, tra l’altro Stato che non è riconosciuto nemmeno dalla Santa Sede e di cui il Papa aveva parlato in una intervista a Vida Nueva alla vigilia del viaggio in Mongolia.

Mentre ai possibili viaggi, se ne aggiunge anche uno molto suggestivo: Papa Francesco ha ricevuto un invito scritto per visitare il Vietnam dal Comitato Governativo per gli Affari Religiosi del Paese. Nella nota inviata a Santa Marta, si invita il Papa a sperimentare “gli sviluppi socio-economici e la vita religiosa” del Paese del Sud Est asiatico.

Secondo il comitato, il presidente del Vietnam Thuong ha affermato di condividere il desiderio dei sette milioni di cattolici vietnamiti di accogliere il Papa, sottolineando di essere rimasto colpito dall’incontro con Papa Francesco e il Cardinale Pietro Parolin durante la sua visita in Vaticano a luglio.

Tra l’altro, il 23 dicembre, la Santa Sede ha nominato il primo rappresentante residente ad Hanoi, ultimo passo prima di ottenere le piene relazioni diplomatiche.

I viaggi, tuttavia, non dovrebbero essere più di tre.