Città del Vaticano , domenica, 31. dicembre, 2023 14:00 (ACI Stampa).
Una scelta di fede contemplativa e missionaria per continuare a formare la Chiesa come famiglia. É stata questa la scelta di Benedetto XVI secondo l'arcivescovo Gänswein, a lungo suo segretario particolare.
La messa ad un anno dalla morte di Benedetto XVI è stata celebrata questa mattina alle 8 all'altare delle cattedra a San Pietro. Tanti sacerdoti, e oltre a Gänswein anche i cardinali Müller e Koch e il l'arcivescovo Arrieta. Alle 9.34 ora della morte le campane di San Pietro hanno suonato anche se forse nessuno se ne è accorto.
La omelia di Gänswein è stata una lunga riflessione sulla famiglia grazie alle parole di Benedetto XVI. "Vivere in profonda comunione con Gesù, come Maria, - ha detto l'arcivescovo- per poter contagiare il cuore dei fratelli e delle sorelle: questa è una dimensione fondamentale di una Chiesa attraente e missionaria. Negli anni dopo le sue dimissioni dal ministero petrino, Benedetto XVI si è dedicato soprattutto a questa dimensione della vita di fede". E a proposito di San Giuseppe Gänswein ricorda che "Benedetto XVI portava non solo il nome di Giuseppe, ma cercava anche di imitare il suo Patrono, soprattutto con il suo profondo amore a Gesù e a Maria e la sua fedeltà a una vita quotidiana ritmata da preghiera e lavoro. Il cuore di ogni giornata era per lui l’Eucaristia, fonte di luce, di forza e di consolazione. Coltivava pure fedelmente la liturgia delle ore e il rosario, preghiere che conferivano alla giornata la sua struttura. La relazione intima con il Signore si rifletteva poi nei rapporti con le persone attorno a lui, distinti per una grande cordialità, umiltà e semplicità, e anche nel suo lavoro teologico e pastorale, sempre orientato al primato di Dio e all’edificazione della Chiesa". E conclude: "nell’Eucaristia il mistero del Natale rimane presente, nell’Eucaristia la Chiesa viene edificata come famiglia di Dio, nell’Eucaristia siamo uniti con tutti i fedeli, inclusi i santi e i nostri cari defunti. Nell’Eucaristia restiamo uniti anche con Benedetto XVI, sinceramente grati a Dio per il dono della sua vita, la ricchezza del suo magistero, la profondità della sua teologia e l’esempio luminoso di questo “semplice ed umile lavoratore nella vigna del Signore”.
Subito dopo l''arcivescovo è stato ospite di un convegno che per due giorni ha ricordato Benedetto XVI e di cui EWTN è stato media partner, che si è svolto al Campo Santo Teutonico in Vaticano. Ha portato i suoi ricordi delle vita con Papa Benedetto XVI e della sua morte parlando della sua eredità morale e della centralità di Cristo nella sua vita.
Gänswein in inglese e con pochi presenti ha ricordato con commozione alcuni momenti degli anni in cui Benedetto è stato Papa Emerito. Non h mai scelto un tipo di funerale e si è dedicato alla preghiera, un vero esercizio spirituale per il suo segretario che ha imparato come ci si prepara alla vita eterna. La guida per Papa Benedetto è quello che scritto nella Spe salvi, una speranza che negli ultimi anni era al primo posto di ogni momento della vita.