Città del Vaticano , giovedì, 28. dicembre, 2023 15:00 (ACI Stampa).
"Se il testo viene letto con calma, si può vedere che sostiene con grande chiarezza e semplicità l'insegnamento cattolico sul matrimonio e sulla sessualità che è sempre esistito". Lo ha ribadito il Cardinale Victor Manuel Fernandez, Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede, commentando le recenti e numerose critiche arrivate dopo la pubblicazione della dichiarazione Fiducia Supplicans, che permette la benedezioni delle coppie irregolari comprese quelle formate da persone dello stesso sesso.
“E' doveroso per ogni vescovo diocesano fare discernimento o comunque a dare ulteriori indicazioni”, ha aggiunto il Cardinale Fernandez nell'intervista concessa ad ABC.
La presa di posizione del Dicastero - approvata dal Papa stesso - è stata oggetto di critiche da più parti. Soprattutto in Africa, in particolare i vescovi di Zambia e Malawi hanno proibito l'applicazione della Dichiarazione.
Il Cardinale congolese Fridolin Ambongo Besungu, Arcivescovo metropolita di Kinshasa, membro del C9 e presidente del SECAM - l'organizzazione che riunisce i vescovi cattolici africani -, afferma che la dichiarazione dell'ex Sant'Uffizio "ha portato a una considerevole incertezza tra i fedeli. Come pastori della Chiesa in Africa, è nostro dovere fare chiarezza inequivocabile su questo tema, offrendo una guida definitiva alle nostra comunità". E' necessario - spiega il porporato congolese - "elaborare un unico pronunciamento sinodale, valido per tutta la Chiesa in Africa". Numerose conferenze episcopali di nazioni africane hanno di fatto bocciato la Dichiarazione firmata dal Cardinale Fernandez.
Critico verso il testo vaticano - ma anche per tempi e modi - il Cardinale Daniel Sturla, Arcivescovo metropolita di Montevideo. Secondo il porporato la benedezione delle coppie irregolari "non era un argomento da tirare fuori ora a Natale. E' un tema controverso e sta creando divisioni all'interno della Chiesa", il commento del Cardinale salesiano. "Data la poca chiarezza del documento, leggendolo, capisco che si debba continuare la pratica che la Chiesa ha avuto finora, cioè benedire tutte le persone che chiedono una benedizione ma non benedire le coppie dello stesso sesso", ha concluso il Cardinale Sturla.