Città del Vaticano , mercoledì, 27. dicembre, 2023 9:15 (ACI Stampa).
“Con il diavolo non si deve mai discutere. Egli è astuto e intelligente. Gesù non ha mai dialogato con il diavolo. Lo ha cacciato via. Il diavolo è un seduttore, e più furbo di noi e ce la farà pagare. Quando arriva la tentazione, chiudere la porta, chiudere il cuore. Il diavolo è astuto, intelligente, ha cercato di tentare Gesù con le citazioni bibliche, si faceva gran teologo! Con la tentazione non si dialoga. Si chiude la porta, custodiamo il cuore!” Papa Francesco comincia un ciclo di catechesi dedicato ai vizi e alle virtù, e scandaglia l’idea di peccato, che non nasce con l’atto stesso del peccato, ma molto prima, ed è per questo che si deve sempre stare allerta, per evitare di peccare.
Prima udienza generale del nuovo anno liturgico, in una giornata fredda e nebbiosa a Roma. Il Papa la tiene, come di consueto in inverno, nell’Aula Paolo VI, arrivando puntuale alle nove in punto direttamente sul palco.
Il tema dei vizi e della virtù è sviluppato, da Papa Francesco, a partire dalla Genesi, dal racconto di Adamo ed Eva che presenta la dinamica del male e della tentazione, laddove, nel Paradiso terrestre, compare il serpente, “animale insidioso”, che “si muove lentamente, strisciando sul terreno, e qualche volta non ti accorgi nemmeno della sua presenza, perché riesce a mimetizzarsi bene con l’ambiente. Soprattutto per questo è pericoloso”.
Papa Francesco nota che, quando il serpente comincia a parlare con Eva, è “un dialettico raffinato”, e “fa dei pettegolezzi cattivi”, notando falsamente che Dio non vuole che gli uomini diventino come lui. Ma la proibizione dell’albero della conoscenza del bene e del male – nota Papa Francesco – “non vuole interdire all’uomo l’uso della ragione, come talvolta mal si interpreta, ma è una misura di sapienza. Come a dire: riconosci il limite, non sentirti padrone di tutto, perché la superbia è l’inizio di tutti i mali”.
Insomma, Dio pone, sì, i progenitori come signori e custodi del creato, ma allo stesso tempo li vuole preservare “dalla presunzione di onnipotenza, di farsi padroni del bene e del male. Questa è l’insidia più pericolosa per il cuore umano, da cui bisogna guardarsi ogni giorno!”