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Papa Francesco: "Non confondiamo il Natale con il consumismo"

Appello di Papa Francesco: "Si può come cristiani e si deve festeggiare in semplicità, senza sprechi e condividendo con chi manca del necessario o manca di compagnia"

Papa Francesco - Daniel Ibanez CNA |  | Papa Francesco - Daniel Ibanez CNA Papa Francesco - Daniel Ibanez CNA | | Papa Francesco - Daniel Ibanez CNA

Oggi, IV Domenica di Avvento, Papa Francesco ha commentato il Vangelo dell’Annunciazione e ha focalizzato l’attenzione sulle parole pronunciate dall’Angelo: la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra.

”L’ombra – ha spiegato il Papa - è un dono che ristora, e l’angelo descrive proprio così il modo in cui lo Spirito discende su Maria, il modo di fare di Dio: agisce come amore gentile che abbraccia, feconda e custodisce, senza fare violenza, senza ferire la libertà”.

L’ombra parla – ha aggiunto il Pontefice - della gentilezza di Dio. Così si comporta l’amore fecondo di Dio. Ed è qualcosa che, in un certo modo, possiamo sperimentare anche tra di noi, quando si è delicati e rispettosi, prendendosi cura degli altri con gentilezza. Dio ama così e chiama anche noi a fare lo stesso: accogliendo, proteggendo e rispettando gli altri. Pensiamo a tutti con la gentilezza di Dio, ricordare questa parola: la gentilezza di Dio”.

Al termine dell’Angelus il Papa ha salutato “la delegazione dei cittadini italiani che vivono in territori ufficialmente riconosciuti molto contaminati e che da tempo ne attendono la bonifica. Esprimo solidarietà a queste popolazioni e – ha aggiunto - auspico che la loro voce sia ascoltata”.

Auguro – ha concluso il Pontefice - “una buona vigilia di Natale nella preghiera, nel calore degli affetti e nella sobrietà. Permettetemi una raccomandazione: non confondiamo la festa con il consumismo. Si può come cristiani e si deve festeggiare in semplicità, senza sprechi e condividendo con chi manca del necessario o manca di compagnia. Siamo vicini ai nostri fratelli e sorelle che soffrono per la guerra. Pensiamo alla Palestina, a Israele, all’Ucraina, a coloro che soffrono per la miseria, la fame, le schiavitù. Il Dio che ha preso per sé un cuore umano infonda umanità nel cuore degli uomini”.

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