Città del Vaticano , sabato, 23. dicembre, 2023 12:30 (ACI Stampa).
Da rappresentante non residente a rappresentante residente. Ma nell’assenza della particella “non” c’è tutto il senso della nuova missione dell’arcivescovo Marek Zalewski, nunzio a Singapore e finore rappresentante non residente della Santa Sede in Vietnam. Ora diventa rappresentante residente, vale a dire con una sede ad Hanoi, e questo cambia molto il senso dei rapporti tra Vietnam e Santa Sede.
Non sono ancora piene relazioni diplomatiche, ma è il passo appena precedente.
Il Vietnam è uno degli Stati che non ha piene relazioni diplomatiche con la Santa Sede. A partire da metà degli anni Novanta, però, si è operato un progressivo avvicinamento, anche con un accordo per la nomina dei vescovi che ha mostrato di funzionare, e poi con lo stabilimento di una commissione congiunta che si è riunita alternativamente in Vietnam e presso la Santa Sede. Si è arrivati così nel 2011 alla nomina di un rappresentante non residente della Santa Sede ad Hanoi, e poi, quest’anno, si è giunti finalmente all’accordo per la nomina di un rappresentante residente della Santa Sede.
Si tratta dell’ultimo gradino prima delle piene relazioni diplomatiche, che permette uno scambio e una presenza più costante della Santa Sede sul territorio del Vietnam, sei milioni di cattolici che hanno un peso e un ruolo nella nazione comunista.
L’arcivescovo Zalewski, primo rappresentante residente della Santa Sede ad Hanoi è nato nel 1963, è sacerdote dal 1989, ed è entrato nel servizio diplomatico della Santa Sede nel 1995. Ha lavorato dal 1995 al 1998 nella rappresentanza pontificia della Repubblica Centrafricana, alla Missione presso le Nazioni Unite di New York dal 1998 al 2001, nella nunziature di Gran Bretagna (2001 – 2004), Germania (2004-2008), Thailandia (2008 – 2011), Singapore ( 2011-2012) e Malesia (2012-2014).
Nel 2014 è stato nominato nunzio a Zimbabwe e nel 2018 è stato scelto come nunzio a Singapore e rappresentante non residente in Vietnam.