Parigi , venerdì, 22. dicembre, 2023 12:30 (ACI Stampa).
Il gallo della guglia di Notre Dame era stato praticamente liquefatto dall’incendio del 15 aprile 2019, e c’era il timore che le reliquie che vi erano contenute – di San Dionigi, Santa Genevieve e un frammento della corona di spine di Cristo – fossero andate perdute. Invece, in una delle situazioni incredibili che hanno fatto seguito all’incendio, le reliquie erano intatte. Il gallo è stato ricostruito, dunque, e il 16 dicembre l’arcivescovo di Parigi Laurent Ulrich ha benedetto il nuovo gallo, dove oltre alle reliquie sono stati custoditi anche i nomi delle persone che hanno lavorato alla ricostruzione, e questo è stato posto di nuovo sulla guglia.
Manca ormai un anno alla riapertura di Notre Dame de Paris, ma la cattedrale comincia a vivere passo dopo passo. La cerimonia di benedizione del gallo ha avuto luogo ai margini della cattedrale, al centro del campo base.
Il vecchio gallo era stato posto sulla guglia della cattedrale nel 1859 e restaurato nel 1935. Il nuovo gallo è stato disegnato da Philippe Villeneuve, e si trova su una guglia a 96 metri di altezza.
Simbolo nazionale francese, il gallo è l’animale che per primo annuncia l’alba con il suo gallo, e simboleggia sia la vigilanza che l’annuncio della resurrezione di Gesù Cristo nel mattino di Pasqua, la vittoria della vita sulla morte, la luce che scaccia le tenebre.
Per questo, i galli sono parte di una simbologia che si è diffusa, a partire dal IX secolo, su molte delle cattedrali e degli edifici civili di Europa, per indicare il vento e la tempesta.