Ancona , mercoledì, 20. dicembre, 2023 18:00 (ACI Stampa).
Un’inedita esplorazione delle Marche francescane in chiave prettamente natalizia è il libro ‘Il Natale di Francesco’, presentato nelle scorse settimane ad Ancona, che è un viaggio culturale e spirituale, scritto da Diego Mecenero, scrittore, giornalista e teologo, e da mons. Angelo Spina, arcivescovo di Ancona-Osimo, in occasione degli 800 anni dalla prima rappresentazione del presepe vivente di san Francesco a Greccio. I due autori accompagnano i lettori alla scoperta del significato del Natale attraverso la storia, l’arte e le tradizioni religiose francescane delle Marche, partendo da Greccio: “di quella notte in cui Francesco inventò il presepe, di Assisi gemellata con Betlemme in una triangolazione con Ancona. Proprio dal capoluogo dorico, Francesco si imbarcò nel 1219 per raggiungere la terra dove Gesù nacque”.
Introducendo la presentazione del libro p. Ferdinando Campana, presidente della ‘Terra dei Fioretti’ onlus, ha illustrato la parte del volume dedicata a dieci opere natalizie francescane marchigiane: “Il soggetto della natività è rappresentato in tantissime opere d’arte presenti nelle nostre chiese e nei nostri musei. Ne abbiamo scelte dieci, in cui troviamo simboli, segni, la semplicità di Dio, la piccolezza del bambino, la Madre che lo adora, San Giuseppe, l’uomo umile che ha obbedito al Signore, i pastori che hanno accolto il messaggio degli angeli, i Magi che hanno seguito la stella”.
Mentre nell’ultima parte del libro, mons. Angelo Spina racconta la bellezza del Natale in due capolavori dell’arte presenti nel Museo diocesano di Ancona, quali l’arazzo della natività di Rubens e il sarcofago di Gorgonio del IV secolo, su cui è scolpita una tra le più antiche natività: “Queste opere d’arte ci donano un messaggio Dio si è fatto uomo, Lui è l’Emmanuele, il Dio con noi. E’ la luce che ha vinto la tenebre, il principe della pace di cui oggi abbiamo tanto bisogno… Il Bambino, nato per noi, porta il dono prezioso della pace di cui abbiamo tanto bisogno. Non abituiamoci alle guerre, tragedie per l’umanità. Nei nostri cuori, davanti al presepe che allestiamo nelle nostre case, preghiamo per la pace, facciamolo con tutta la famiglia. Lavoriamo per la pace”.
L’acquisto del libro supporta l’Associazione Opere Caritative Francescane e costituisce un’opportunità per arricchire la propria conoscenza del territorio in modalità del tutto nuova: il libro è caratterizzato anche da un apparato multimediale integrato tramite QRcode, con video di approfondimento a cura di mons. Angelo Spina, p. Ferdinando Campana e del giornalista Claudio Sargenti.
Da Diego Mecenero ci siamo fatti raccontare il Natale di san Francesco: “Il Natale era un evento di grande importanza per San Francesco. Le Fonti Francescane riportano che egli celebrava il Natale del Bambino Gesù con ‘ineffabile premura’, chiamandolo la ‘festa delle feste’. Questo si differenzia dalla comune importanza e precedenza che si dà alla Pasqua nella tradizione cristiana, poiché per Francesco, l’incarnazione di Dio, il suo farsi uomo, è il primo atto della salvezza nel piano della Provvidenza divina. La sua predilezione per il Natale era quindi profondamente spirituale e teologica, evidenziando la sua convinzione che la salvezza iniziava con l'incarnazione di Gesù, non solo con la sua passione e risurrezione. A conferma di questo abbiamo fatti davvero particolari, come ad esempio il suo ‘ordine’ ai frati che nel giorno di Natale si spalmasse carne sui muri perché perfino loro festeggiassero mangiando a festa”.