Barcellona , mercoledì, 20. dicembre, 2023 12:06 (ACI Stampa).
La Chiesa cattolica in Catalogna ha molti motivi di gioia in questo Natale 2023. A cominciare dalle celebrazioni a Taüll per il il 900° anniversario della consacrazione delle chiese romaniche di Santa Maria e di San Clemente, dal 2000 patrimonio dell’umanità Unesco. La celebrazione eucaristica è stata presieduta dal Vescovo di Urgell, Joan-Enric Vives. Alle celebrazioni ha partecipato anche il presidente della Generalitat, Pere Aragonès.
Vives, nella sua omelia, ha ripercorso l'importanza storica della Vall de Boí e il ruolo unificante delle sue chiese. Ha evidenziato questo patrimonio come punto d'incontro, di preghiera, di spiritualità, di protezione, di difesa e di arte sacra. In questo senso, l'arcivescovo ha apprezzato il sostegno e l'aiuto delle istituzioni nella manutenzione del patrimonio, nel restauro e nel rafforzamento delle strutture di Santa Maria e San Clemente, dopo la designazione della Valle come patrimonio dell'umanità.
L'arcivescovo ha sottolineato l’importante ruolo della popolazione che “ha permesso la sopravvivenza delle chiese e del culto che vi è stato mantenuto come espressione della fede cristiana”. Vives ha rimarcato molto la presenza dei valori cristiani nella Vall de Boí, ininterrottamente da 900 anni, sostenuti da una comunità di montagna.
Nel 1123 la chiesa di Santa Maria e quella di San Clemente di Taüll furono consacrate rispettivamente il 10 e l’11 dicembre. La designazione delle chiese della Vall de Boí come patrimonio dell'umanità da parte dell'UNESCO nel 2000 ha comportato un salto di qualità nella percezione delle chiese nel loro insieme e anche nello sforzo per la loro conservazione e la diffusione della loro singolarità.
Intanto la vita della Chiesa oggi è concentrata sulla fase finale del processo di beatificazione di Antoni Gaudí, per cui l'arcivescovo di Barcellona, cardinale Joan Josep Omella, ha costituito l'Associazione Canonica che subentra all'associazione di carattere civile pro beatificazione Antoni Gaudí, che finora ha portato avanti il compito di promuovere la beatificazione dell'architetto.