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Il Cardinale Zuppi: "Il Vangelo non è un teorema ma un incontro"

Lo scorso 16 dicembre il Cardinale Matteo Maria Zuppi ha celebrato la Messa in suffragio di Monsignor Enrico Manfredini, già Arcivescovo di Bologna, nel 40/mo della morte

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Lo scorso 16 dicembre il Cardinale Matteo Maria Zuppi ha celebrato la Messa in suffragio di Monsignor Enrico Manfredini, nel 40/mo della morte. L’allora Arcivescovo di Bologna morì appunto il 16 dicembre 1983 a 61 anni. Manfredini era alla guida dell’Arcidiocesi di Bologna dal 18 marzo 1983, dopo essere stato dal 1969 al 1983 Vescovo di Piacenza.

“Non intiepidirsi e non intiepidire la Parola di Dio: quanto è vero che la Parola di Dio e la presenza di Dio cambia la nostra vita con forza. Dio è fuoco, è passione che ci ricorda il cuore che arde nel petto che sempre la sua presenza suscita”, ha detto il Cardinale Zuppi nell’omelia.  

“Monsignor Manfredini – ha proseguito il porporato - non perdeva tempo in distinzioni accademiche da laboratorio, perché il laboratorio è la vita e l'insegnamento è predicare il Vangelo, l'amore per la chiesa, per il Papa, per la gente, soprattutto il Vangelo di Cristo che ti ama. Una dimensione sua della Chiesa non prigioniera del territorio, tentazione che finisce per esaltare le proprie esigenze, per dimenticare il mondo e aumentare le paure per poi indebolirsi così come sempre avviene quando ci si chiude”.

Secondo Monsignor Manfredini – ha ricordato ancora il Cardinale Zuppi – “la chiesa particolare non può essere mai limitata dai confini amministrativi di una parrocchia, di una diocesi: è una idea deformata di legame col territorio e quando la vinciamo allora siamo davvero legati al territorio, aprendoci e aprendolo al mondo, accoglienti e aperti al mondo fino alla fine”.

Per Monsignor Manfredini e “in realtà per tutti quanti noi – ha concluso l’Arcivescovo - il Vangelo non è un teorema, un'idea, ma è un incontro, una presenza e qualcuno direbbe un avvenimento e la differenza non è da poco. Papa Francesco indicherebbe nello gnosticismo la tentazione di un cristianesimo ridotto ai esercizio intellettuale, a entità rassicurante senza comunicazione, coinvolgimento di amore con l'imprevisto e la novità che solo l'amore e la vita possono portare”.

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