Città del Vaticano , venerdì, 15. dicembre, 2023 16:00 (ACI Stampa).
Giovanni Battista "predicatore di conversione" e "profeta" è al centro della I Predica di Avvento tenuta dal Cardinale Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa Pontificia. Perché San Giovanni Battista, afferma il predicatore, "ha inaugurato la nuova profezia cristiana, che non consiste nell’annunciare una salvezza futura", ma nel rivelare la presenza di Cristo "nel mondo e nella storia".
Il Cardinale Cantalamessa ricorda la domanda di Gesù del Vangelo di Luca: "Il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?" (Lc 18, 8).
Sono parole che si riferiscono alla "fine del mondo", ovvero alla venuta di Cristo, e Gesù "non interpella i nostri posteri, quelli che si troveranno a vivere al momento del suo ritorno finale", ma piuttosto"interpella i nostri antenati e i nostri contemporanei, noi compresi". Ecco perché il compito profetico della Chiesa "sarà lo stesso di Giovanni Battista, fino alla fine del mondo: scuotere ogni generazione dalla terribile distrazione e cecità che impedisce di riconoscere e vedere la luce del mondo".
Al tempo di Giovanni, fa notare il cardinale, "lo scandalo derivava dal corpo fisico di Gesù; dalla sua carne così simile alla nostra "così simile al resto dell’umanità, non escluso neppure il peccato". Dunque, come Giovanni Battista "fece riconoscere Cristo sotto l’umiltà della carne ai suoi contemporanei, così è necessario oggi farlo riconoscere nella povertà della Chiesa e della nostra stessa vita".
Il cardinale ha poi parlato della nuova evangelizzazione, di cui Giovanni Battista è maestro nel "fervore", perché non è un grande teologo, ma "usa immagini semplici, nonostante la povertà della sua teologia" e per questo "alla maniera di Giovanni Battista, tutti possono essere evangelizzatori".