Città del Vaticano , domenica, 10. dicembre, 2023 12:10 (ACI Stampa).
Il deserto di cui parla oggi il Vangelo è "il luogo del silenzio e dell’essenzialità, dove non ci si può permettere di indugiare in cose inutili, ma occorre concentrarsi su quanto è indispensabile per vivere". E' la riflessione offerta da Papa Francesco prima della recita della preghiera dell' Angelus di mezzogiorno. Nella seconda domenica di Avvento il Papa dice che il deserto è "un richiamo sempre attuale: per procedere nel cammino della vita è necessario spogliarsi del “di più”, perché vivere bene non vuol dire riempirsi di cose inutili, ma liberarsi del superfluo, per scavare in profondità dentro di sé, per cogliere ciò che è veramente importante davanti a Dio. Solo se, attraverso il silenzio e la preghiera, facciamo spazio a Gesù, che è la Parola del Padre, sapremo liberarci dall’inquinamento delle parole vane e delle chiacchiere".
E poi la voce quella del Battista che grida: "Lla potenza profetica della sua voce è legata alla genuinità della sua esperienza e alla limpidezza del suo cuore. È un uomo di penitenza che invita alla penitenza, un testimone, le cui parole traboccano dall’animo". Infine un breve esame di coscienza: "che posto ha il silenzio nelle mie giornate? È un silenzio vuoto, magari opprimente, o uno spazio di ascolto, di preghiera, dove custodire il cuore? La mia vita è sobria o piena di cose superflue? Anche se vuol dire andare controcorrente, valorizziamo il silenzio, la sobrietà e l’ascolto".
Dopo la preghiera il Papa ha ricordato la Dichiarazione universale dei Diritti Umani, a volte si torna indietro e si dice vicino a chi lotta per difendere i diritti di chi non conta. Poi il pensiero alle rinnovate relazioni tra Azeri eArmeni. Chiede preghiera per la COP 28 e infine per le popolazioni che soffrono a causa della guerra. Certi conflitti hanno radici storiche profonde, ma si metta ogni impegno per rimuovere le cause di conflitti e si proteggano i civili e siano liberato gli ostaggi. Il pensiero va alla Ucraina alla Palestina e a Israele. Preghiera anche per le vittime dell' incendio dell' ospedale di Tivoli.