Loreto , domenica, 10. dicembre, 2023 14:00 (ACI Stampa).
E’ un dialogo antico quello tra i Pontefici e la Santa Casa di Loreto. Un dialogo costellato da viaggi, da documenti, da citazioni: da questo corollario di rimandi, non si sbaglia certamente nel dire che la Santa Casa sia divenuta anche la casa di molti Papi. Il Santuario di Loreto è uno dei luoghi mariani per eccellenza, assieme ad altri che costituiscono una sorta di “cartina geografica” dedicata alla Vergine Maria: il bianco della facciata tanto ricorda la purezza di Maria; qui, in questa architettura di stile tardo-rinascimentale, viene custodita quella che per antica e consolidata tradizione è per tutti i fedeli la Santa Casa di Nazareth, la casa della Madonna. Qui, nacque, visse ed accolse l'Annuncio la Beata Vergine.
A cominciare questo dialogo tra la Santa Sede e Loreto è Papa Giulio II che nella Bolla papale In sublime (1507) pone il suggello pontificio sulla versione miracolosa della tradizione della Santa Casa.
Successivamente, uno dei Pontefici più legati al santuario fu Papa Pio IX, Papa Mastai-Ferretti: nato a Senigallia, cittadina in provincia di Ancona, aveva respirato l’ “aria mariana” del santuario fin da bambino. Ricorderà: “I miei genitori avevano l’abitudine di recarsi ogni anno alla Santa Casa e di condurci seco i miei fratelli e me”. Appena eletto al soglio di Pietro (16 giugno 1846) si toglierà persino la croce pettorale e l’anello per inviarlo al Santuario. Altro dono, preziosissimo, fu quello di una copia autografa della Ineffabilis Deus, la Bolla con la quale veniva proclamato il dogma dell’Immacolata Concezione. Papa Leone XIII, nel Breve Felix Nazaretana Domus, promulgato il 28 gennaio 1894 in vista del VI centenario della traslazione della Santa Casa, annotava come sul colle di Loreto, “sotto la protezione della Vergine, sorgesse intorno alla Casa una nuova città a rappresentare l’antica Nazaret”. E ricordava ancora come “da tale augustissimo santuario derivò nella Chiesa gran copia di grazie celesti e di santità. Ivi un insigne numero di santi o concepirono la prima volta fiamme di amore alle virtù più eccelse o le ravvivarono così da ottenere perfezioni”.
Veniamo, ora, al Novecento. Giuseppe Melchiorre Sarto, ossia Papa Pio X, quando era Vescovo di Mantova si è recato a Loreto: negli archivi del Santuario è registrata una Messa da lui celebrata. Da Pontefice, grazie al Breve Cum Accepimus, concesse indulgenze ai pellegrini a agli iscritti alla Congregazione Universale della Santa Casa. La seconda parte del XX è per la Santa Sede l’epoca dei radiomessaggi. Papa Pio XII era assai incline a utilizzare questo strumento per far giungere la sua voce ai fedeli. E così farà il 14 ottobre 1956, quando si rivolgerà “alle partecipanti al pellegrinaggio nazionale al Santuario della Vergine SSmma di Loreto”: “Con vivo gradimento accogliamo la instante vostra richiesta di una Nostra parola a voi, convenute con significativo auspicio nell'insigne e caro Santuario di Loreto, che ridesta nei cuori dei fedeli il ricordo dell'adorabile mistero della Incarnazione nel seno di Colei che l'Arcangelo salutò «piena di grazia» e «benedetta fra le donne».
Tra Roncalli, Papa Giovanni XXIII, e Loreto sarà un vero e proprio dialogo d’amore. Il primo suo viaggio fuori dalle mura vaticane avviene proprio a Loreto (e Assisi) il 4 ottobre 1962, memoria del santo d’Assisi. Era la prima volta dai tempi di Pio IX che un Pontefice usciva dallo Stato della Città del Vaticano. Giovanni XXIII, a vigilia dell’imminente Concilio Vaticano II, decide di andare a pregare ai piedi della Madonna e della tomba di San Francesco. A Loreto sarà accolto dal Presidente della Repubblica Segni e dal Presidente del Consiglio dell’epoca, Amintore Fanfani. Dopo aver sostato in preghiera alla Santa Casa e aver recitato l’Angelus sulla piazza antistante l’ingresso del Santuario, parlò a braccio dicendo: “Qui la Santa Casa di Loreto richiama la stessa vocazione che diletta il cuore dell’umile Papa, quando, volgendo lo sguardo nella Piazza di San Pietro, trova lì convenuti i rappresentanti del mondo intero, sui quali si distende la stessa benedizione. Oggi questa è la Casa di Maria, questa è la Piazza di San Pietro”.