Roma , venerdì, 8. dicembre, 2023 16:14 (ACI Stampa).
L’atto di omaggio di Papa Francesco alla statua dell’Immacolata di piazza di Spagna è anche un appello accorato per la pace, con la citazione del popolo ucraino, del popolo palestinese e del popolo israeliano “ripiombati nella spirale della violenza”. Nella preghiera del Papa rientrano anche tante altre situazioni di guerra, la violenza, il terrorismo, la povertà. È una invocazione alla Madre che vuole abbracciare non solo la città, ma tutto il mondo. E, nella preghiera, ricorda anche le donne vittime di violenza, in un momento molto profondo, in cui il Papa sottolinea che la Madonna conosce “uno ad uno” i volti di queste donne, e pregando perché tutti facciano un cammino di riconversione superando le violenze annidate in ciascuno di noi.
Prima di arrivare in piazza di Spagna, Papa Francesco si è fermato a Santa Maria Maggiore, là dove si reca a pregare prima e dopo ogni viaggio apostolico, e a portato alla Salus Populi Romani una rosa d’oro, un omaggio che spesso i Papi della storia recente hanno fatto ai santuari mariani.
Nella preghiera – che riprodurremo in integrale al termine di questo articolo – prima ringrazia Maria perché veglia sulla città “in silenzio, giorno e notte”, e poi sottolinea il bisogno che il mondo a di Lei, la cui esistenza ricorda “che il male non ha né la prima né l’ultima parola; che il nostro destino non è la morte ma la vita, non è l’odio ma la fraternità, non è il conflitto ma l’armonia, non è la guerra ma la pace”.
Papa Francesco chiede alla Madonna di rivolgere i suoi occhi di misericordia su tutti i popoli oppressi dall’ingiustizia e dalla povertà, provati dalla guerra; guarda al martoriato popolo ucraino, al popolo palestinese e al popolo israeliano, ripiombati nella spirale della violenza”.
Papa Francesco porta alla Madonna lo sguardo di “tante madri addolorate”, con i figli uccisi da guerra e terrorismo, ma anche quelle che cercano di strappare via i loro figli dalle dipendenze o che vegliano i figli colpiti da malattie.