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Papa Francesco, come Maria accogliamo i grandi doni di Dio nelle cose semplici

Il Papa ritorna ad affacciarsi dalla finestra dello studio del Palazzo Apostolico. Nel pomeriggio, visita a Santa Maria Maggiore e poi in piazza di Spagna per il tradizionale atto di omaggio all’Immacolata

Papa Francesco, Angelus | Papa Francesco dalla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano | Vatican Media Papa Francesco, Angelus | Papa Francesco dalla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano | Vatican Media

Maria era una ragazza semplice, ha accolto i grandi doni di Dio nelle cose quotidiane. Ed è questo che siamo chiamati a fare anche noi, dice Papa Francesco, perché per i grandi doni di Dio si devono sempre accogliere quelli semplici. E annuncia la prima Giornata Mondiale dei Bambini, che si terrà il 25 e 26 maggio 2024, perché “come Gesù, vogliamo rimettere i bambini al centro”.

L’Angelus dell’Immacolata Concezione segna il ritorno di Papa Francesco alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico. Gli ultimi due Angelus domenicali era rimasto nella cappella della Domus Sanctae Marthae per una forma di bronchite che lo aveva costretto anche ad annullare il tanto desiderato viaggio a Dubai per il COP28. Oggi, nel pomeriggio, Papa Francesco sarà a Santa Maria Maggiore, per donare una rosa d’oro alla Salus Populi Romani (la terza di un Papa all’immagine dipinta da San Luca, ma le altre due sono andate perdute) e poi in piazza di Spagna per il tradizionale atto di omaggio all’Immacolata.

Si torna alla normalità dunque. Papa Francesco si sofferma prima dell’Angelus sulla scena dell’annunciazione, che mostra come Maria si mostri con stupore di fronte alle opere di Dio e fedeltà nelle cose semplici. Infatti, all’annuncio che darà alla luce Gesù, Maria “rimane sorpresa, colpita, turbata: si stupisce quando si sente chiamare ‘piena di grazia’, cioè ricolma dell’amore di Dio”. Ci si deve stupire di fronte ai doni del Signore, dice il Papa, e “non darli mai per scontati, apprezzare il loro valore, gioire della fiducia e della tenerezza che essi portano con sé”.

Ma si deve anche “testimoniare questo stupore davanti agli altri, parlando con umiltà dei doni di Dio, del bene ricevuto, e non solo dei problemi quotidiani”.

Maria è poi fedele nelle cose semplici. La Madonna non mai raccontata come era prima dai Vangeli. Viene descritta come “una ragazza semplice, apparentemente uguale a tante altre che vivevano nel suo villaggio, Nazaret, mai citato prima nella Bibbia”, ma che proprio per questa sua semplicità “ha conservato puro quel Cuore Immacolato con cui, per grazia di Dio, è stata concepita”.

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Sottolinea Papa Francesco: “Per accogliere i grandi doni di Dio è decisivo saper fare tesoro di quelli più quotidiani e meno appariscenti”. E “Maria ha coltivato il dono immenso della sua Immacolata Concezione attraverso la semplicità con cui ha accolto le occasioni quotidiane di crescita comuni del suo tempo: la Parola di Dio che ascoltava nella sinagoga e che conosceva bene, come appare dalle poche frasi che pronuncia nei Vangeli; la fede, a cui l’avevano educata i suoi genitori; la generosità e la prontezza con cui si comportava”.

Il dono di Dio è cresciuto nella Madonna grazie alla fedeltà quotidiana nel bene. Il Papa chiede infine se abbiamo la stessa consapevolezza, lo stesso stupore, perché “sono quelle piccole scelte decisive per accogliere la presenza del Signore”. E prega: “Maria Immacolata ci aiuti a stupirci dei doni di Dio e a rispondervi con la fedele generosità di ogni giorno”.

Il 25 e 26 maggio del prossimo anno celebreremo a Roma la prima Giornata Mondiale dei Bambini, iniziativa patrocinata dal Dicastero per la Cultura e l’Educazione e risponde alla domanda “Che tipo di mondo vogliamo trasmettere ai bambini”.

Conclude Papa Francesco: “Come Gesù vogliamo mettere i bambini al centro e prenderci cura di loro”.

Chiedendo a tutti di unirsi alla preghiera alla Madonna di questo pomeriggio, e di pregare per chiedere pace, in Ucraina, in Palestina e Israele, e perché “i cuori si pacifichino e ci sia pace”.