La Valletta , mercoledì, 29. novembre, 2023 12:30 (ACI Stampa).
Il Sinodo dei vescovi è ancora Sinodo dei vescovi. Perché i vescovi hanno ancora una responsabilità cruciale nel percorso sinodale, sono chiamati ad aprire i processi, a fare da tramite con Roma, ad essere i corpi intermedi tra il Papa e le conferenze episcopali nazionali ma anche le tappe continentali del Sinodo, che il Papa ha voluto trasformare “da evento a processo”. Intervenuto alla plenaria del Consiglio delle Conferenze Episcopali di Europa il 28 novembre, il cardinale Mario Grech, segretario generale del Sinodo, ha cercato di rispondere alle preoccupazioni avanzate da diversi vescovi sul loro ruolo in una Chiesa chiamata oggi ad essere nel percorso dell’ascolto.
Il tema del ruolo del vescovo è affrontato, dal Cardinale Grech, con un occhio attento alla Relazione di Sintesi del Sinodo. “Una Chiesa sinodale – dice non si contrappone a una Chiesa gerarchica, non mette in discussione il ministero ordinato, men che meno la struttura gerarchica della Chiesa”.
C’è piuttosto la necessità di una “modalità diversa di esercizio”, proprio nel processo sinodale. “Imprescindibile” è il ruolo dei vescovi nella prima fase del Sinodo, la partecipazione del popolo di Dio, perché a loro spetta di consultare la Chiesa. Anzi, il Cardinale Grech si riferisce anche a quanti hanno deciso di non avviare il processo nelle loro diocesi – pochi in realtà – e sottolinea che rifiutare la richiesta del Papa è “una scelta che contraddice la communio come principio di unità delle Chiese e dello stesso ministero episcopale”.
Il vescovo ha un ruolo anche a livello di conferenze episcopali, perché a queste “è stato richiesto, infatti, di offrire una sintesi dei contributi diocesani da inoltrare alla Segreteria del Sinodo”. I vescovi sono dunque chiamati a compiere discernimento.
Infine c’è il livello delle assemblee continentali, la cui celebrazione ha dimostrato – secondo la visione del Cardinale – come “sia possibile un discernimento ecclesiale fondato sul reciproco ascolto di pastori e fratelli e sorelle del Popolo di Dio”.