Buenos Aires , giovedì, 14. gennaio, 2016 9:00 (ACI Stampa).
É uno dei personaggi più amati dai fedeli in Argentina ed è beato dal settembre del 2013. Cura gaucho colo lo chiamano tutti José Gabriel del Rosario Brochero, sacerdote che donò la sua vita ai guachos, coloro che si occupavano delle mandrie nelle sterminate pianure argentine. Dal 16 gennaio si terrà nella sua terra una settimana brocheriana: “Con Brochero, siamo misericordiosi come il nostro Dio Padre!”. Dal 16 al 26 gennaio la diocesi di Cruz del Eje organizza una serie di eventi per la provincia argentina di Cordoba. Incontri e di appuntamenti incentrati sull’opera pastorale del sacerdote José Gabriel del Rosario Brochero.
“Con gli occhi fissi su Gesù e sul suo volto misericordioso — si legge in un comunicato della diocesi Cruz del Eje — possiamo sentire l’amore della Santissima Trinità. La missione che Gesù ha ricevuto dal Padre è stata quella di rivelare il mistero dell’amore divino nella sua pienezza”, perché “Dio è amore, come si legge nella Bolla con la quale Papa Francesco ha indetto l’Anno giubilare della misericordia”.
Martedì 26, alle ore 10, l’arcivescovo di Buenos Aires, cardinale Mario Aurelio Poli, presiederà la Santa Messa di chiusura della settimana brocheriana, che sarà concelebrata da vescovi e da sacerdoti provenienti da tutte le zone del Paese. In quell’occasione verrà anche ribadito l’auspicio per la canonizzazione del Beato Brochero.
Nel 2013, in occasione della beatificazione, Papa Francesco ha inviato una lettera ai vescovi argentini in cui definiva il Cura Brochero un pastore con l’odore delle pecore, un pioniere nell’uscire verso “le periferie geografiche e esistenziali per portare a tutti l’amore, la misericordia di Dio”, un sacerdote “che si fece povero fra i poveri”, che fu come una “carezza di Dio” per il popolo. Uomo “normale, fragile” – sottolineava il Pontefice – il Cura Gaucho si lasciò lavorare il cuore dalla misericordia di Dio, uscendo dalla caverna “dell’egoismo meschino” per andare incontro al prossimo, soprattutto a “chi soffre e ha bisogno dell’amore di Dio”.
Nel maggio del 2013 una mostra in Vaticano portò la storia del Cura gaucho anche in Europa. Nato a Santa Rosa de Rio Primero vicino Córdoba nel 1840, per metà sevigliano e per metà prtoghese, José Gabriel del Rosario entra in seminario a 16 anni. Nel 1866 viene consacrato sacerdote nella Cattedrale di Córdoba e il 10 dicembre dello stesso anno celebra la sua prima messa. La svolta avviene con l’arrivo al Distretto di San Alberto, una “parrocchia” di 4.300 chilometri quadrati.