Città del Vaticano , domenica, 10. gennaio, 2016 12:11 (ACI Stampa).
Testimoniare il Battesimo tutti i giorni: è l’invito che Papa Francesco fa nell’Angelus di oggi, giorno del Battesimo di Gesù. Al mattino, Papa Francesco ha battezzato 26 bambini nella Cappella Sistina, in una Messa essenziale come piace a lui. All’Angelus, ripercorre il Vangelo del giorno, che parla proprio del Battesimo di Gesù, e chiede di metterci alla sua sequela, contrapponendo la sua “mansuetudine, umiltà e tenerezza” da contrappore alla “superbia, intolleranza e durezza” del mondo.
Quando Gesù viene battezzato, si apre il cielo, e lo Spirito Santo discende su di lui come una colomba. “In questo modo – dice il Papa – Gesù viene consacrato e manifestato dal Padre come il Messia salvatore e liberatore.”
Un evento “attestato da tutti e quattro i Vangeli” durante il quale avviene “il passaggio dal Battesimo di Giovanni Battista, basato sul simbolo dell’acqua, al Battesimo di Gesù, in Spirito Santo e fuoco”.
Spiega il Papa che “lo Spirito Santo, infatti, nel Battesimo cristiano è l’artefice principale: è colui che brucia e distrugge il peccato originale, restituendo al battezzato la bellezza della grazia divina; è colui che ci libera dal dominio delle tenebre, cioè dal peccato, e ci trasferisce nel regno della luce, cioè dell’amore, della verità e della pace”.
Insomma, il Battesimo ci eleva alla “stupenda dignità” di “essere figli di Dio,” la quale però “comporta la responsabilità di seguire Gesù, il Servo obbediente, e riprodurre in noi stessi i suoi lineamenti: mansuetudine, umiltà e tenerezza”. Una sequela non facile, in un mondo in cui c’è tanta “intolleranza, superbia, durezza”.