Città del Vaticano , domenica, 26. novembre, 2023 12:13 (ACI Stampa).
Papa Francesco non si affaccia dalla finestra del suo studio, e nemmeno legge la catechesi prima dell'Angelus né gli appelli dopo. Li legge monsignor Paolo Braida, l'officiale della Segreteria di Stato che - dice il Papa - "le conosce bene, perché è lui che le fa". Ma, alla fine di tutto, conferma il suo viaggio a Dubai dall'1 al 3 dicembre.
Nella riflessione letta, viene spiegato che Cristo è Re dell’Universo. Ma è un re “completamente diverso”, un re che “chiama i poveri fratelli, che si identifica con gli affamati, con gli assetati, gli stranieri, gli ammalati, i carcerati. Nella festa di Cristo Re dell’Universo, che conclude l’anno liturgico – sarà Avvento dalla prossima settimana – ed è, per volontà di Papa Francesco, anche celebrazione della Giornata Mondiale della Gioventù a livello locale.
È forse la prima domenica di vero inverno a Roma, e da ieri un vento sferzante ha colpito la capitale. Ma il Papa non si affaccia dalla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico secondo programma, ma recita per la prima volta l’Angelus dalla cappella di Domus Sanctae Marthae, dove all’inizio del pontificato e fino a tutta la pandemia ha celebrato Messa oggni mattina. Non era mai successo, nemmeno durante la pandemia, quando il Papa non si affacciava dalla finestra del suo studio, ma recitava l'Angelus comunque dal Palazzo Apostolico. Ieri, il Papa ha annullato tutte le udienze per una lieve forma influenzale, e si è sottoposto ad una tac per controllare una eventuale polmonite, che ha dato esito negativo.
Il Papa introduce la catechesi con il volto e la voce affaticati, e anche quando guida la preghiera a volte è interrotto da qualche spasmo di tosse.
Il Vangelo del giorno è quello in cui Gesù, Figlio dell’Uomo, è seduto su un trono, tutti i popoli radunati ai suoi piedi, tra i quali i “benedetti”, ovvero gli amici del re. E questi dovrebbero essere, secondo i criteri del mondo, essere “quelli che gli hanno dato ricchezze e potere, che lo hanno aiutato a conquistare territori, a vincere battaglie, a farsi grande fra gli altri sovrani, magari a comparire come una star sulle prime pagine dei giornali o sui social”.