Vienna , venerdì, 24. novembre, 2023 9:00 (ACI Stampa).
Si chiama Orth-Cath, ed è una risorsa preziosissima. Si tratta, infatti, di un database online del dialogo cattolico ortodosso, lanciato dal Comitato direttivo di Pro Oriente per il dialogo ortodosso-cattolico. Vi sono stati raccolti dichiarazioni, documenti e testi congiunti pubblicati dal 1960 ad oggi, sia ufficiali che non ufficiali, nazionali e internazionali. Un lavoro certosino di trascrizione e analisi, che rappresenta ora un punto di riferimento per il dialogo ecumenico.
Il database è stato inaugurato lo scorso 3 novembre. I testi sono a volte disponibili in quattro lingue occidentali (tedesco, inglese, francese e italiano) e quattro lingue orientali (greco, romeno, russo e serbo).
La piattaforma ha lo scopo di collegare i vari livelli dei dialoghi e delle commissioni e facilitare uno scambio e un dialogo, ma anche incoraggiare i giovani a stabilire nuove relazioni tra ortodossi e cattolici.
Del progetto si è discusso anche all’incontro direttivo della Fondazione Pro Oriente, che si è tenuto a Vienna il 12-13 novembre 2023. Della banca dati ha parlato il gruppo “Connecting dialogues”, mentre c’è il gruppo “Healing of Memories” che è di grande importanza oggi, perché si occupa delle questioni storiche delicate sul rapporto tra storici e ortodossi. Questo gruppo ha parlato appunto del convegno accademico ecumenico internazionale “Healing of wounded memories” (guarire dalle memorie ferite) che si è tenuto a Vienna dal 9 all’11 novembre. Ci saranno altre conferenze su situazioni specifiche in Medio Oriente, nei Balcani, nell’Europa dell’Est.
C’è poi il gruppo “Reception and Inspiration” (ricezione e ispirazione), che sta mettendo a punto diversi progetti volti a facilitare la ricezione dei risultati del dialogo nella Chiesa e nella società.