Torino , giovedì, 23. novembre, 2023 9:00 (ACI Stampa).
In poco tempo le visualizzazioni dell’account Tik Tok di Don Luca Ramello sono cresciute in maniera esponenziale. Quasi 45k per un video. “L’oratorio colpisce ancora!”, con tanto di spade laser alla Star Games. Don Luca Ramello, 46 anni, dalla prima settimana di ottobre è parroco di San Mauro Torinese e si è buttato subito a capofitto nell’avventura dell’oratorio. Durante le prime riunioni hanno partecipato quasi 600 giovanissimi. Don Luca, già direttore dell’Ufficio della Pastorale dell’Arcidiocesi di Torino, si fa amare dai ragazzi perché parla il loro linguaggio, quello dei social, ma anche quello della leggerezza e del desiderio di una vita piena e felice. “Non ci aspettavamo tutto questo successo di Tik tok, il successo è sicuramente di Don Luca che ci conduce su questo bel percorso”, dice Pietro, un ragazzo dell’oratorio che si trova in Via Papa Giovanni XXIII. ACI stampa ha raggiunto “il parroco influencer” proprio nei suoi locali, a San Mauro Torinese, un comune italiano di 20.000 abitanti della città metropolitana di Torino.
Don Luca come è arrivato a San Mauro Torinese?
Obbedienza. Quando il vescovo ci ha mandati a San Mauro abbiamo studiato questa storia che nasce dall’obbedienza, perché il giovane San Mauro, che aveva un amico, San Placido, è stato mandato in Francia da San Benedetto e viaggiando verso la Francia trova questo posto qui. Si ferma. E qui c’è la presenza di San Mauro, Santa Maria in Pulcherada, siamo arrivati proprio su una bella spiaggia, in tutti i sensi, come San Mauro. E pensare che eravamo nel VI secolo. E ora siamo arrivati noi, io e il mio amico Don Stefano Votta, senza particolari programmi, se non con un’esperienza nel cuore da riproporre, cioè l’oratorio.
Perché proprio l’oratorio?
L’oratorio non è il vagone del treno, ma è la locomotiva di una parrocchia, coinvolge giovani e anziani, l’oratorio permette di essere comunità cristiana, aperta a tutti, l’oratorio è confessionale. E poi l’oratorio permette di interagire in maniera feconda con la città, con il territorio, qui è un progetto che unisce quattro comunità, quattro parrocchie. Nel logo dell’oratorio che abbiamo lanciato il 7 ottobre ci sono 3 segni, due stelle una piccola e una grande, Santa Maria in Pulcherada e Sant’Anna.E c’è anche una frase dei Coldplay, “Sky full the stars”, quest’anno infatti è dedicato alle stelle….l’idea di chiamare gente. Poi nel logo c’è il fiume, il fiume è il cuore di Cristo, una sorgente spirituale. Poi un ponte con sei arcate, l’oratorio è un ponte per le giovani generazioni…il ponte richiama anche il ponte di San Mauro e la collaborazione con la società civile. L’oratorio diventa così un modello.