Hong Kong , martedì, 21. novembre, 2023 9:00 (ACI Stampa).
Potrebbe ricevere presto a Pechino una delegazione della Santa Sede, guidata dall’arcivescovo Claudio Maria Celli. Ma intanto l’arcivescovo di Pechino Joseph Li Shan, presidente dell’Associazione Patriottica cinese, è tornato nella capitale della Cina dopo tre giorni a Hong Kong, ricambiando la visita che il Cardinale Chow, vescovo di Hong Kong, aveva fatto ad aprile a Pechino.
Una visita non facile, almeno per la comunità cinese. Perché l’Associazione Patriottica è l’organo del governo al quale i vescovi sono costretti ad iscriversi se vogliono essere riconosciuti, e Li Shan ne è presidente, incarnando, in questo modo, le istanze di Pechino e di una sinizzazione diventata sempre più dura negli ultimi anni.
Per questo motivo, il cardinale Joseph Zen, vescovo emerito di Hong Kong e grande difensore dei diritti umani, aveva fatto sapere che no, non avrebbe partecipato alla Messa conclusiva del viaggio, concelebrata dal Cardinale Chow e dall’arcivescovo Li Shan.
Ma è anche una visita che si inserisce nella volontà ferrea di Papa Francesco di creare ponti, fedele al principio che “il tempo è superiore allo spazio”.
Nei giorni in cui Li Shan era a Hong Kong, non c’era monsignor José Luis Díaz-Mariblanca Sánchez, che è il capo della Missione di Studio di Hong Kong, perché questi era a Roma, per l’incontro annuale calendarizzato con il Santo Padre, che ha avuto luogo lo scorso 18 novembre. La corrispondenza dei due eventi è certamente una coincidenza. Ma la corrispondenza tra i due eventi ha comunque un qualcosa di simbolico e forte.