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Papa Francesco: “La povertà è uno scandalo”

La Giornata Mondiale dei poveri, l’omelia del Papa

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L’omelia del Papa in questa VII Giornata Mondiale dei Poveri parte dal Vangelo odierno. “Tre uomini si ritrovano nelle mani un’enorme ricchezza, grazie alla generosità del loro signore che è in partenza per un lungo viaggio. Quel padrone, però, un giorno ritornerà e chiamerà nuovamente quei servi, nella speranza di poter gioire con loro per come nel frattempo hanno fatto fruttare i suoi beni”.

Francesco, nella Basilica di San Pietro, invita i fedeli a soffermarsi su due percorsi: il viaggio di Gesù e il viaggio della nostra vita.

Il viaggio di Gesù. “All’inizio della parabola, Egli parla di un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. Questo “viaggio” fa pensare al mistero stesso di Cristo, Dio fatto uomo, alla sua risurrezione e ascensione al Cielo. Egli, infatti, che è disceso dal seno del Padre per venire incontro all’umanità, morendo ha distrutto la morte e, risorgendo, è ritornato al Padre. Ci ha lasciato se stesso nell’Eucaristia…In nostro favore. Gesù ha vissuto per noi, in nostro favore. Ecco che cosa ha animato il suo viaggio nel mondo prima di tornare al Padre”, dice il Pontefice.

“E allora, dobbiamo chiederci: come ci troverà il Signore quando tornerà? Come mi presenterò all’appuntamento con Lui? Questo interrogativo ci porta al secondo momento: il viaggio della nostra vita. Quale strada percorriamo noi, quella di Gesù che si è fatto dono oppure la strada dell’egoismo? Quella delle mani aperte verso gli altri o quella delle mani chiusi ? Il grande “capitale” che ci è stato messo nelle mani è l’amore del Signore, fondamento della nostra vita e forza del nostro cammino. E allora dobbiamo chiederci: che ne faccio di un dono così grande lungo il viaggio della mia vita?”Io come cristiano so’ rischiare o mi chiudo in me stesso? sottolinea ancora Francesco.

“In questa Giornata Mondiale dei Poveri la parabola dei talenti è un monito per verificare con quale spirito stiamo affrontando il viaggio della vita”, dice il Papa a San Pietro.

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Il messaggio del Papa è chiaro. “Colmati di doni, siamo chiamati a farci dono. Le immagini usate dalla parabola sono molto eloquenti: se non moltiplichiamo l’amore attorno a noi, la vita si spegne nelle tenebre”.

“Pensiamo allora alle tante povertà materiali, culturali e spirituali del nostro mondo, alle esistenze ferite che abitano le nostre città, ai poveri diventati invisibili, il cui grido di dolore viene soffocato dall’indifferenza generale di una società indaffarata e distratta. La povertà è pudica, si nasconde. Dobbiamo cercarla noi con coraggio. Pensiamo a quanti sono oppressi, affaticati, emarginati, alle vittime delle guerre e a coloro che lasciano la loro terra rischiando la vita; a coloro che sono senza pane, senza lavoro e senza speranza. Tante povertà quotidiane. Sono moltitudine. Pensando a questa immensa moltitudine di poveri, il messaggio del Vangelo è chiaro: non sotterriamo i beni del Signore!”, aggiunge ancora il Papa.

“Mettiamo in circolo la carità, condividiamo il nostro pane, moltiplichiamo l’amore! La povertà è uno scandalo”, conclude il Papa.

Quest’anno la Giornata mondiale dei Poveri vedrà una più diretta partecipazione del Dicastero per il Servizio della Carità. Infatti il Santo Padre ha accolto la richiesta perché i molteplici gesti di carità nella Diocesi di Roma venissero svolti dal Dicastero per il Servizio della Carità insieme all’organizzazione del pranzo con i Poveri che Papa Francesco ospiterà come sempre nell’Aula Paolo VI dopo la celebrazione eucaristica. Il Pranzo quest’anno sarà offerto da Hilton Hotels in Italia.