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Papa Francesco ricorda María de Jesús de Ágreda

Monaca innamorata della Scrittura, mistica mariana, evangelizzatrice di America: “donna cha ha segnato la storia”

Papa Francesco riceve partecipanti al Convegno sulla Venerabile María de Jesús de Ágreda |  | Vatican Media Papa Francesco riceve partecipanti al Convegno sulla Venerabile María de Jesús de Ágreda | | Vatican Media

"Sorprende come, pur senza una formazione specifica, alcune sorelle religiose abbiano raggiunto una notevole conoscenza della Scrittura e, alla scuola della preghiera, abbiano bevuto da essa come da una fonte viva". Papa Francesco lo ha detto nel saluto ai partecipanti al Convegno sulla mistica spagnola María de Jesús de Ágreda, religiosa concezionista, promosso dalla Pontificia Accademia Mariana Internazionale ricevuto oggi in udienza.

“una donna eccezionale” dice  Francesco delle mistica concezionista con una lezione: predisporsi “per accogliere nel cuore la voce dell’Amato”, la Parola di Dio. Molte suore sono " “innamorate” della Scrittura" perché per loro è come "vedere Cristo stesso che parla loro e ci parla attraverso la sua Parola, chiedendoci che, sull’esempio di Maria, serbiamo tutto nel nostro cuore. E a volte la contemplazione si fa in silenzio, davanti al Signore, in silenzio. E in questo mondo che è sempre pieno di cose, di parole, di notizie, tutta un’industria della comunicazione esterna, la comunicazione interna, in silenzio, è tanto necessaria". 

Una seconda lezione di María de Jesús de Ágreda è quel “rapporto con Dio” che nasce dall’ascolto e dalla “lettura incarnata della Sacra Scrittura” per cui serve “uscire da sé stessi”, dalle proprie comodità e “dall’io egoista che cerca sempre di dominarci”. Significa “fare spazio a Dio” per accogliere con docilità lo Spirito Santo.

E infine la missionarietà. Le religiose concezioniste, sono state “le prime claustrali ad arrivare in America”, e hanno dimostrato quanto “spirito missionario” ci sia nella vita contemplativa.

Madre Ágreda pregava Dio "per quelle anime che ancora non lo conoscevano”, e gli indios, “a detta dei missionari” erano “consapevoli della forza della preghiera d’intercessione” della religiosa nella loro vita.

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