Città del Vaticano , mercoledì, 8. novembre, 2023 20:30 (ACI Stampa).
"Un transessuale può essere padrino o madrina di battesimo?" È uno dei "dubbi" che proposti alla Dottrina della Fede hanno avuto una risposta. Ecco quella a questo "dubbio": "A determinate condizioni, si può ammettere al compito di padrino o madrina un transessuale adulto che si fosse anche sottoposto a trattamento ormonale e a intervento chirurgico di riattribuzione di sesso. Non costituendo però tale compito un diritto, la prudenza pastorale esige che esso non venga consentito qualora si verificasse pericolo di scandalo, di indebite legittimazioni o di un disorientamento in ambito educativo della comunità ecclesiale".
Farà discutere. Soprattutto cosa si intenda per "scandalo". Ovviamente la questione dei transessuali è delicata, sia sul piano umano che, ancora di più, su quello pastorale.
Ma la risposta è data dal nuovo Prefetto del Dicastero, il cardinale Fernandez, di cui si conosce bene il pensiero. Ovviamente le risposte sono state approvate dal Papa.
Altra cosa la questione sugli "omoaffetivi": "Una persona omoaffettiva e che convive può essere padrino di un battezzato?" Ecco la risposta: " A norma del can. 874 § 1, 1o e 3o CIC, può essere padrino o madrina chi ne possegga l’attitudine (cf. 1o ) e «conduce una vita conforme alla fede e all’incarico che assume» (3o ; cf. can. 685, § 2 CCEO). Diverso è il caso in cui la convivenza di due persone omoaffettive consiste, non in una semplice coabitazione, bensì in una stabile e dichiarata relazione more uxorio, ben conosciuta dalla comunità. In ogni caso, la debita prudenza pastorale esige che ogni situazione sia saggiamente ponderata, per salvaguardare il sacramento del battesimo e soprattutto la sua ricezione, che è bene prezioso da tutelare, poiché necessaria per la salvezza . Nello stesso tempo, occorre considerare il valore reale che la comunità ecclesiale conferisce ai compiti di padrino e madrina, il ruolo che questi hanno nella comunità e la considerazione da loro mostrata nei confronti dell’insegnamento della Chiesa. Infine, è da tenere in conto anche la possibilità che vi sia un’altra persona della cerchia famigliare a farsi garante della corretta trasmissione al battezzando della fede cattolica, sapendo che si può comunque assistere il battezzando, durante il rito, non solo come padrino o madrina ma, altresì, come testimoni dell’atto battesimale".
Anche in questo caso risposta un po' troppo lunga. Come a cercare una scappatoia alla legge canonica.