Città del Vaticano , giovedì, 9. novembre, 2023 9:00 (ACI Stampa).
Giovanni XXIII nel 1962 attraverso il motu proprio Cum gravissima decise che i Cardinali di Santa Romana Chiesa dovessero essere ordinati vescovi. In precedenza, infatti, era possibile che dei presbiteri venissero creati cardinali senza ricevere la consacrazione episcopale. Da allora non è più così, salvo alcune – rare – eccezioni, peraltro la deroga è concessa nella quasi totalità dei casi ai cardinali ultraottantenni, ovvero quelli esclusi dal conclave per limiti di età come disposto da Papa Paolo VI.
Ad oggi, però, vi è un cardinale elettore che è rimasto presbitero usufruendo di tale speciale concessione da parte del Papa: è il Rettore Maggiore dei Salesiani Angel Fernandez Artime.
Artime è rimasto alla guida dei figli di San Giovanni Bosco per volere di Papa Francesco e lascerà l’incarico alla fine di luglio 2024. Dopo di allora è probabile che il porporato spagnolo sarà ordinato vescovo.
L’unico precedente – dopo l’entrata in vigore del Motu Proprio Ingravescentem Aetatem di Paolo VI - di un cardinale elettore rimasto presbitero – sebbene per soli due mesi – è quello del gesuita Padre Roberto Tucci. Venne creato cardinale da Giovanni Paolo II nel concistoro del febbraio 2001. Padre Tucci compì 80 anni nell’aprile seguente.
Nei suoi 9 concistori oltre a Padre Artime, Papa Francesco ha creato cardinali altri due presbiteri non ultraottantenni: il gesuita Michael Czerny nel 2019 e il francescano Mauro Gambetti nel 2020, entrambi sono stati consacrati vescovi qualche giorno prima del rispettivo concistoro in cui sarebbero stati innalzati alla dignità cardinalizia.