Città del Vaticano , giovedì, 2. novembre, 2023 9:00 (ACI Stampa).
Papa Francesco conferma che andrà a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, e sarà nei giorni della COP 28, la Conferenza delle Parti organizzata dalle Nazioni Unite per combattere il cambiamento climatico, che si terrà a Dubai dal 30 al 12 dicembre. Il Papa ha così annunciato il prossimo ritorno negli Emirati Arabi Uniti, dove firmò nel 2019 la Dichiarazione per la Fraternità Umana, nel corso di una intervista di quasi una ora concessa al TG1, e andata in onda la sera dell’1 novembre.
Durante l’intervista, Papa Francesco ha toccato vari temi: ha parlato del conflitto in Terrasanta, ha chiesto pace in Ucraina dicendo comunque di comprendere le ragioni del popolo ucraino, ha affrontato il tema del celibato sacerdotale e anche ribadito il suo no al sacerdozio femminile. Si tratta del condensato del pensiero di Papa Francesco, incluse le accuse di indietrismo, che tra l’altro si trova oggi in vari discorsi e in vari libri.
La notizia è comunque quella del prossimo viaggio a Dubai. C’era un rumor, e molte fonti confermavano che la possibilità del viaggio del Papa fosse concreta, ma non c’era ancora una data. Il Papa la ha data: dall’1 al 3 dicembre, tre giorni. Nell’intervista, Papa Francesco ha raccontato di nuovo come è nata l’enciclica Laudato Si del 2015: era stato sollecitato a scrivere qualcosa prima della COP21 che si è tenuta a Parigi dal ministro dell’ambiente francese Segolene Royale. Il Papa ha notato che Laudato Si è “uscito prima di Parigi” e “l’incontro di Parigi è stato il più bello di tutti”, perché “dopo Parigi tutti sono andati indietro e ci vuole coraggio per andare avanti in questo”.
Papa Francesco – che recentemente ha pubblicato l’esortazione Laudate Deum, un aggiornamento della Laudato Si, proprio in preparazione del COP 28 – ha raccontato che un Paese, una isola nel pacifico, “sta acquistando terre in Samoa per traslocare perché in venti anni non esisteranno perché il mare cresce. Ma noi non crediamo in questo. Siamo ancora in tempo a fermarci”.
Ci sono anche alcuni temi caldi che sono stati dibattuti a margine e dentro il Sinodo. Il primo è quello dell’ordinazione delle donne. Papa Francesco ribadisce la sua linea: il problema è teologico, non amministrativo, tanto più che sempre più donne sono in posti di governo in Vaticano. Ma poi ci sono due principi: “il principio petrino che è quello della giurisdizione e quello mariano che è quello più importate, la Chiesa è sposa, non è maschio, è donna, e il potere della Chiesa donna è più forte più importante dei maschi ministri. È più importante Maria che Pietro”.