Canale d'Agordo , martedì, 31. ottobre, 2023 9:06 (ACI Stampa).
“Il magistero del Beato Giovanni Paolo I, breve quanto un ciclo lunare, si è centrato sulle tre virtù teologali, premettendo tuttavia, quasi come antifona di ingresso, la meditazione sull’umiltà. Questa virtù, lo sappiamo, è stata il filo conduttore della sua esistenza… La sua humilitas contrasta fortemente la moderna ossessione per i ‘followers’ e i ‘like’ dei social, sul cui altare si sacrificano, talvolta, vite, persone, ore di lavoro e di sonno, e purtroppo spesso si immola anche la verità, del dire e del pensare”.
Con queste parole il postulatore della causa di beatificazione, il cardinale Beniamino Stella, prefetto emerito della Congregazione per il clero, ha ricordato il beato Giovanni Paolo I durante la prima memoria liturgica ha invitato ad imitare i santi come lui: “I Santi vanno poi imitati! Guardando a papa Luciani, raccogliamo da questo incontro, così festoso e caro al cuore, un messaggio, e portiamoci a casa, con un’immaginetta, soprattutto l’invito al cuore di copiarne una virtù, una caratteristica, un gesto, una memoria che ci ha attirato e conquistato il cuore. In questa piazza calpestiamo un suolo che lui ha amato, e respiriamo un’aria che lui ha raccolto nei suoi polmoni”.
Partendo da queste parole pronunciate nell’omelia abbiamo contattato il direttore della fondazione ‘Papa Luciani’ di Canale D’Agordo e del Museo-Casa Natale ‘Albino Luciani – Giovanni Paolo I’, Loris Serafini, per farci raccontare la Chiesa, che ‘sognava’ papa Giovanni Paolo I: “Voleva una Chiesa più fedele al Vangelo, ai poveri, al messaggio originale di Gesù Cristo, più vicina ai diritti fondamentali dell’uomo. Una Chiesa nella quale ogni cristiano potesse sentirsi figlio, non suddito, amato, non “comandato”, partecipe, non succube. Una Chiesa che tornasse alla sua maternità originale, togliendo quelle incrostazioni secolari che rischiavano di trasformarla più in matrigna che in madre. Insomma una Chiesa fedele al Concilio Vaticano II”.
‘Io ero presente quando papa Giovanni ha aperto il Concilio l'11 ottobre 1962. Ad un certo punto ha detto: speriamo che con il Concilio la Chiesa faccia un balzo avanti. Tutti lo abbiamo sperato; però balzo avanti, su quale strada? Lo ha detto subito: sulle verità certe ed immutabili’: così ha raccontato durante l’udienza generale di mercoledì 13 settembre. Per papa Giovanni Paolo I cosa significava continuare nel solco del Concilio Vaticano II?