Città del Vaticano , giovedì, 9. aprile, 2015 19:33 (ACI Stampa).
Ormai è l’inizio di una tradizione, per la seconda volta la Santa Sede partecipa alla Biennale d’Arte di Venezia, con un Padiglione ispirato al Nuovo Testamento. A scegliere il tema “In Principio… la parola si fece carne” è stato Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura.
L’idea è quella di sviluppare il tema del “Principio”, passando dal riferimento alla Genesi dell’edizione del 2013 a quello del Prologo del Vangelo di Giovanni. Il padiglione, curato da Micol Forti che dirige la sezione di arte moderna e contemporanea dei Musei Vaticani, è basto sui due principi di “logos” e “carne”. Il Prologo di Giovanni è il punto di partenza della riflessione per i tre artisti selezionati per creare le loro opere appositamente per la Biennale, secondo la più classica delle tradizioni della kermesse artistica. Giovani, di diverse nazioni, con diverse tecniche e ancora in ricerca, due di loro sono donne. Monika Bravo (1964), nata e cresciuta in Colombia, oggi vive e lavora a New York; la macedone Elpida Hadzi-Vasileva (1971), attualmente vive e lavora a Londra; il fotografo Mário Macilau (1984), nato e cresciuto a Maputo, in Mozambico, dove abita.
Per offrire un riferimento visivo agli artisti la curatrice ha proposto la parabola del Buon Samaritano perchè “le pagine del Vangelo di Luca consegnano l’immagine di un Dio presente all’interno di un’umanità vessata nella sua condizione umana. Il Dio fatto carne soccorre l’uomo ferito, segnato dalla morte e dalla fragilità” spiega il cardinale Ravasi.
Il padiglione è certamente una nuova occasione di dibattito sull’arte religiosamente ispirata, sacra o liturgica. In questo caso le opere dei tre artisti saranno ancora una via di mezzo tra la prima e la seconda. Le opere, ancora in allestimenti, sono ancora legate al simbolismo più che ad un esplicita sacralità.
La Biennale del resto è un luogo di sperimentazione e di ricerca che offre la occasione anche alla Chiesa di mettersi alla prova come commitenza.