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Diario del Sinodo, e alla fine si comincia a votare una lettera e un documento di sintesi

Il sacerdozio femminile? Non risolve il problema del ruolo delle donne nella Chiesa dice il cardinale Prevost

I tablet per il voto elettronico al Sinodo |  | EWTN I tablet per il voto elettronico al Sinodo | | EWTN

La Lettera al Popolo di Dio votata a scrutinio elettronico e segreto, e anche il documento di Sintesi votato, e sono circa 40 pagine.

Ma da adesso arriva il momento della verità con un turbinio di cose da votare, serve una Congregazione in più sul documento e serve fare proposte secondo i classici "modi" da approvare con maggioranza assoluta. Si torna in pratica al metodo classico.

Il cardinale agostiniano Robert Francis Prevost, O.S.A. Prefetto del Dicastero per i Vescovi, ha messo in luce che si parla molto di vita consacrata al Sinodo.  Parla della sua esperienza da vescovo in Perù, anche per coinvolgere i lontani.

Imparare ad ascoltare, questo lo stile del sinodo dice.  E anche se ammette che ci sono state delle difficoltà spiega soprattuttodi cosa non si parla al Sinodo: di struttura della Chiesa istituzionale. E dice che con la ordinazione non necessariamente si risolve il problema del ruolo delle donne nella Chiese: bisogna vedere con una nuova prospettiva la leadership. Non è che ciò che succede nella società deve avere un parallelo in seno alla Chiesa. Ci sono categorie che devono essere diverse: "Non cambieremo la tradizione della Chiesa" dice. 

Sa che il lavoro dei media è stato difficile, ma "ci è stato detto di non parlare con i giornalisti" anche per "creare fiducia tra i membri del sinodo stesso" e  "alcune interviste non sono state di aiuto perché non hanno raccontano cosa davvero è successo nel sinodo". Ma pazienza. Sabato le 40 pagine di documento di sintesi ci diranno qualcosa.

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Il cardinale. Dieudonné Nzapalainga, C.S.Sp., Arcivescovo di Bangui nella Repubblica Centroafricana, Membro del Consiglio Ordinario, ricorda il tentativo di chiedere la pace. E ricorda il viaggio del Papa nel 2015 con l'apertura della Porta Santa. Ma la guerra e la sofferenza non sono finite.  Tutti contribuiamo ad edificare il Corpo di Cristo.

L'arcivescovo Timothy Broglio, Ordinario Militare di Stati Uniti d’America ed ex diplomatico parla della ricchezza della diversità, una grande occasione in questo senso il Sinodo. Ascoltare anche per Broglio è la parola magica.

E aggiunge: i militari sono i più grandi sostenitori della pace. La sua è una esperienza diretta. Sedersi per parlare di pace insomma prima di combattere.

Poi aggiunge che c'è un' aspettativa esagerata, che molti pensavano che sarebbe uscito qualcosa di drammatico dal Sinodo, ma non è così. Dice che  l'idea che la influenza della donne sia minore perché non hanno determinati ruoli è del tutto sbagliata, e aggiunge che l'inclusione dei peccatori è legata alla necessaria conversione, in riferimento al tema degli omosessuali. 

Nora Kofognotera Nonterah, Testimone del processo sinodale viene dal Ghana e insiste sul tema dello scambio culturale. Dice che le donne africane e l'Africa non sono abbastanza ascoltate mentre le donne possono portare a "rinnovare la immaginazione della Chiesa orientata verso lo Spirito Santo".  Poi parla di opzione per i laici nel magistero oltre che nella teologia e il diritto canonico. chiede una partecipazione al processo decisionale della Chiesa.

Tutti parlano di sinodalità, ma nessuno spiega concretamente di cosa si tratta nella vita di ogni singolo fedele nella più remota parrocchia. Forse, dice Broglio, bisogna invitare anche i parroci ?

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