Città del Vaticano , sabato, 21. ottobre, 2023 18:00 (ACI Stampa).
Terminata la terza settimana di lavori della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, anche oggi è stato fatto il punto della situazione nel consueto briefing con la stampa.
“Abbiamo concluso stamattina – ha esordito Paolo Ruffini, Prefetto del Dicastero per la Comunicazione - l'esame della sezione B3 dell’Instrumentum Laboris e sono state consegnate alla fine di questa mattinata le relazioni di tutti i circoli minori. Va sottolineato che tutta la sessione pomeridiana di ieri si è caratterizzata per alcune testimonianze molto forti provenienti da luoghi di guerra o di sofferenza nel mondo come Medio Oriente, Ucraina, Amazzonia e in particolare ha colpito l'appello ad aiutare i giovani in un Medio Oriente che sta sanguinando a non perdere la speranza e a non avere come unica prospettiva per il futuro quella dovrei lasciare il proprio paese. Si è parlato del rapporto tra autorità e corresponsabilità, è stato detto che la sinodalità non elimina l'autorità ma la contestualizza ricordandoci che c'è bisogno dell'autorità e che non si deve aver paura di cercare il confronto o di essere in disaccordo ma che si deve a cercare sempre il dialogo. L’invito è sempre a lasciarci guidare dallo Spirito Santo che trasforma i luoghi di combattimento in luoghi di passaggio e in questo senso è stata ribadita la priorità dell'ascolto, il dovere di ascoltarsi che è in capo sia ai pastori che al popolo di Dio, ascoltarsi gli uni agli altri, ascoltarsi tutti cominciare le persone che ritengono di non poter essere accolte dalla Chiesa. Un altro tema rilevante che è stato affrontato è quello della comunione con il Papa: è stato affermato chi non è in comunione con il successore di Pietro ferisce il corpo di Cristo che è la chiesa e quindi è fondamentale la comunione con Pietro, è fondamentale la comunione all'interno della chiesa di cui il sinodo è una testimonianza”.
A prendere la parola poi è stato il Cardinale Jimeno Barreto, Arcivescovo di Huancayo in Perù e Presidente della Conferenza Ecclesiale di Amazzonia.
“Qui – ha spiegato - non stiamo inventando nulla, stiamo raccogliendo ciò che lo Spirito Santo ci ha detto, ciò che lo Spirito Santo ha detto alla chiesa. Questo sinodo con la novità del metodo della conversazione nello Spirito sta dando a tutti noi partecipanti non solo l'opportunità di raccogliere l'esperienza vissuta ma stiamo vivendo in piccolo l'esperienza della Chiesa universale. C'è qualcosa che ci unisce tutti e che ci entusiasma in questo cammino sinodale che lo Spirito Santo ci sta facendo percorrere in questo momento, desidero dire che personalmente dopo quasi 52 anni di sacerdozio e 23 anni come vescovo sto vedendo come la chiesa in mezzo alle difficoltà che vive sia al suo interno come all'esterno si mette in movimento, si mette in cammino per servire solo Cristo e l'umanità”.
E’ stato poi il turno del Vescovo di Essen, Monsignor Overbeck, reduce dal cammino sinodale tedesco che non poche tensioni ha provocato anche all’interno della Chiesa stessa.