Roma , venerdì, 20. ottobre, 2023 16:00 (ACI Stampa).
Il grigio piombo della quotidianità diventa polvere di stelle… E’ possibile? Non è un vero miracolo? Se è così, lo ha compiuto Teresa di Lisieux e lo ricorda padre Fausto Lincio, provinciale della provincia lombarda dell’ordine dei carmelitani scalzi, nella prefazione ad un bel volume che raccoglie un testo teatrale ispirato alle parole della santa, in particolare nel testo straordinario che ci ha lasciato, “Storia di un’anima”. Uno dei testi di spiritualità più famosi, più diffusi e amati.
Del resto, a 150 anni dalla nascita l'Unesco l'ha riconosciuta una personalità eccezionale, patrimonio spirituale dell'umanità. L'Ordine carmelitano della Provincia lombarda ha commissionato un'opera teatrale a Giampiero Pizzol, autore teatrale, e traduce le parole originali di Teresa in versi, accompagnate dalla musica del compositore Alessandro Nidi. "La prima legge è desiderare spiegando vele al vento in mezzo al mare e non accontentarsi mai di niente, perché a Dio occorre un cuore grande".
Suor Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo, detta di Lisieux, al secolo Marie-Francoise Therese Martin, nasce ad Alencon il 2 gennaio 1873 e muore a Lisieux il 30 settembre 1897. Una vita breve, come un lampo di luce, segnata dalla scelta di vita religiosa, quella della carmelitana. E da malattie e frustrazioni nella vita di comunità. Beatificata il 29 aprile 1923 da papa Pio XI, viene proclamata santa dallo stesso pontefice il 17 maggio 1925.
È diventata patrona dei missionari dal 1927 insieme ad altri santi. Il 19 ottobre 1997, nel centenario della sua morte, è stata proclamata dottore della Chiesa, dopo Caterina da Siena e Teresa d’Avila.
L'impatto delle sue pubblicazioni avvenute postume, tra cui Storia di un'anima pubblicata poco tempo dopo la sua morte, è stato molto forte. La novità della sua spiritualità, chiamata anche teologia della “piccola via", o dell'“infanzia spirituale”, ha ispirato moltitudini di credenti e profondamente colpito anche molti non credenti.