Gaza , mercoledì, 18. ottobre, 2023 17:00 (ACI Stampa).
Mentre continuano i combattimenti in Terra Santa tra Hamas e l'esercito israeliano, la Chiesa cattolica a Gaza sta facendo tutto il possibile per alleviare il peso della guerra.
In una conversazione esclusiva con ACIMENA, Nisreen Antoun, responsabile del progetto della Parrocchia della Sacra Famiglia di Gaza, ha rivelato che ci sono 20 case di civili cristiani completamente distrutte a causa dei bombardamenti oltre a quelle parzialmente danneggiate.
La chiesa della Sacra Famiglia è l'unica parrocchia cattolica romana della Striscia di Gaza. La settimana scorsa l'esercito israeliano aveva ordinato l'evacuazione dei civili palestinesi verso sud, ma la chiesa ha ancora oggi diverse centinaia di persone che si rifugiano nei suoi edifici.
Antoun ha spiegato che il numero di rifugiati cristiani nei locali della parrocchia ad oggi è stimato in circa 500 persone, oltre ad altre che risiedono nella chiesa greco-ortodossa di San Porfirio. Antoun ha parlato di ciò che la Chiesa sta fornendo alle famiglie sfollate: "abbiamo aperto le sale e le stanze della chiesa e della scuola. Abbiamo fornito agli sfollati materassi, cuscini e coperte. Abbiamo anche fornito loro acqua, cibo e articoli per l'igiene personale".
D'altra parte, Antoun ha sottolineato le numerose difficoltà che la chiesa sta affrontando: "ci sono interruzioni di corrente, difficoltà a reperire il diesel per il generatore di corrente. Inoltre, abbiamo difficoltà con l'acqua corrente. Inoltre, i materassi non sono sufficienti per far dormire tutti. Abbiamo un problema legato alle scorte di cibo, poiché non è facile trovarle, soprattutto il pane. Attualmente, a Gaza operano solo quattro panetterie, e alcune medicine sono scomparse dalle farmacie".