Città del Vaticano , venerdì, 13. ottobre, 2023 10:00 (ACI Stampa).
La mattina sinodale di oggi inizia nuovamente con una Messa. La celebrazione all’altare della Cattedra della Basilica di San Pietro presieduta dal Cardinale Fridolin Ambongo Besungu, Arcivescovo di Kinshasa e presidente del Secam è stata seguita dai membri della XVI Assemblea Generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi. Il servizio liturgico e il coro sono stati offerti dal Pontificio Collegio Urbano.
A concelebrare Il Cardinale Dieudonné Nzapalainga, Arcivescovo di Bangui (Repubblica Centrafricana) e il Cardinale Cristóbal López Romero, Arcivescovo di Rabat (Marocco).
“Il salmo responsoriale di oggi ci invita a rendere grazie a Dio – dice il Cardinale Fridolin Ambongo nell’omelia in lingua francese - Sono molti i motivi per rendere grazie a Dio. Una ragione è senza dubbio la grazia di questo viaggio sinodale, che stiamo percorrendo come un'unica Chiesa, guidata dallo Spirito Santo. Questo sinodo sulla sinodalità è la nuova Pentecoste, che certamente rinnoverà la Chiesa nel futuro, rinnoverà certamente la Chiesa nella comunione dei suoi membri e nella partecipazione attiva di tutti alla vita e all'opera della Chiesa, nella vita e nella missione della Chiesa. Sì, fratelli e sorelle, la Chiesa aveva bisogno di questo tempo di grazia e di discernimento, un tempo per guardare indietro alla strada che abbiamo percorso”.
“Provenienti da ogni continente e riuniti come un'unica famiglia, nella bellezza dell'unità nella diversità culturale, nella bellezza dell'unità nella diversità culturale, siamo anche invitati a piangere davanti a questo altare, sulla tomba di San Pietro, a causa delle nostre debolezze come Chiesa”, ribadisce ancora l’Arcivescovo di Kinshas.
“Cari fratelli e sorelle, se abbiamo il coraggio di guardare alla nostra realtà attuale come Chiesa, non sarà difficile vedere fino a che punto il Maligno è all'opera e influenza il nostro modo di essere e di agire. Il Maligno vuole vederci divisi. Per questo dobbiamo lottare con coraggio contro il Maligno, usando in particolare le armi della sinodalità, che richiedono unità, cammino insieme, discernimento nella preghiera, l'ascolto reciproco”, sottolinea infine il Cardinale nella sua omelia.