Città del Vaticano , martedì, 10. ottobre, 2023 14:00 (ACI Stampa).
Prima del sinodo, erano stati i vescovi svizzeri che, colpiti dallo scandalo degli abusi, avevano detto di voler portare il tema al sinodo su “Comunione. Partecipazione. Missione”. Prima ancora che cominciasse il percorso sinodale, la Chiesa in Germania aveva avviato la sua Synodaler Weg proprio con lo scopo annunciato di rispondere alla crisi della Chiesa che si era creata con lo scandalo degli abusi. E continuamente, da anni, vengono riportati casi veri o presunti di abusi. Per delineare delle linee guida comuni, Papa Francesco aveva istituito, già nel 2014, la Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori. Ed è proprio questa commissione, con una dichiarazione inviata lo scorso 27 settembre, ha fatto appello a tutta la Chiesa perché consideri la questione degli abusi una priorità.
La lettera è definito “un appello all’azione” (in inglese, “call to action”) destinato sia ai cardinali che si riunivano in Concistoro sia proprio al Sinodo, ed ha probabilmente il limite di guardare alla vita della Chiesa solo da un punto di vista, da una prospettiva particolare, che diventa poi prospettiva universale. E questo mettendosi dalla parte delle vittime, senza se e senza ma, ma con il rischio di non fare davvero giustizia e di etichettare la Chiesa solo dal punto di vista degli abusi.
Nella lettera, si nota che “ogni giorno sembra portare nuove prove di abusi, nonché di insabbiamento e di gestione inappropriata da parte della leadership ecclesiastica in tutto il mondo”.
Ci sono casi, sottolinea la commissione, che sono sotto la lente di ingrandimento dei media, e casi invece poco o per niente conosciuti, e “ogni abuso comporta l'angoscia e il dolore di un terribile tradimento, non solo da parte dell'abusante, ma anche da una Chiesa incapace o addirittura non disposta a fare i conti con la realtà delle sue azioni”.
I membri della commissione si dicono turbati dai “rapporti sulle azioni di individui che ricoprono cariche di responsabilità all'interno della Chiesa, della sofferenza di coloro che sono stati colpiti, così come dal tragico retaggio di comportamenti ignobili associati ai movimenti laicali e di altro genere, e a molte aree della vita istituzionale della Chiesa”.